«Cuore nero per Buscemi». E a sinistra scoppia la polemica antifascista

Un po’ Iva Zanicchi e un po’ Cuore nero. «Mi sono proprio divertito a visitare il mercato di via Kramer» racconta l’assessore Massimo Buscemi, neocandidato nel collegio di Milano. A caccia di preferenze tra i banchi della frutta e dei vestiti, ha trovato anche quelle discusse di Casapound. Marco Arioli, responsabile regionale del gruppo di estrema destra, a due settimane dal voto lancia il «vota e fai votare» Massimo Buscemi. «Lo riteniamo l’unico esponente politico attualmente in grado di sostenere nelle istituzioni la nostra proposta di legge sul mutuo sociale come soluzione alle problematiche abitative». La comunità milanese di Cuore nero incontrerà il candidato del Pdl giovedì prossimo. «Casapound Italia non è un partito, nemmeno una lobby di pressione, ma un progetto politico teso a dare contenuti in chi, di volta in volta, dovesse essere ritenuto all’altezza di portare avanti i nostri progetti» aggiunge Arioli.
L’intesa elettorale scatena polemiche a sinistra. «Il parterre di militanti del Pdl si arricchisce anche della cupa e anacronistica compagine dei fascisti di Casapound Italia. Notizia che fa suonare l’ennesimo campanello d’allarme di fronte all’atteggiamento di queste destre sempre più lontane dai valori di democrazia e libertà espressi negli anni dalla città di Milano, medaglia d’oro per la resistenza». Attacca Chiara Cremonesi, candidata capolista di Sinistra ecologia e libertà. La replica arriva da Buscemi: «Ho incontrato i responsabili di Casapound così come incontro ogni giorno centinaia di cittadini. Che siano di estrema destra o di estrema sinistra a me non importa.

Siamo in piena democrazia e nessun amministratore dovrebbe negare a chicchessia la possibilità di essere ascoltato». Buscemi nega però di aver fatto promesse elettorali: «Il mio programma politico è quello del presidente Formigoni».

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