Una cura per il melanoma

Grande interesse e soddisfazione tra i 30mila oncologi giunti a Chicago per l'incontro annuale dell'American Society of Clinical Oncology (Asco). É stata presentata una nuova terapia per il melanoma metastatico: un farmaco innovativo riduce i tumori del 38% nei pazienti ai quali viene diagnosticata questa patologia in stadio avanzato. É stato messo a punto dai ricercatori del Gruppo Merck, una società farmaceutica statunitense, tra le prime al mondo con 83mila addetti, presente in 140 Paesi. La molecola agisce attivando il sistema immunitario. I risultati di questo nuovo principio attivo (lambrolizumab)sono già stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Proseguono ora le sperimentazioni cliniche.«Queste ricerche hanno per noi una priorità assoluta e vogliamo offrire al più presto a tutti i pazienti con melanoma questa nuova opportunità terapeutica», ha precisato il dottor Gary Gilliand, senior vice president e capo del dipartimento oncologico presso Merck Research Laboratories.
Si tratta di una molecola che fa parte di una promettente nuova classe di farmaci che disattivano la morte programmata delle cellule (apoptosi), una proteina mantiene il sistema immunitario vigile e attacca le cellule tumorali.
«L'attività di questa nuova molecola è sorprendente», ha detto il dottor Antoni Ribas della university of California di Los Angeles - Cancer Center, l'autore principale dello studio, dopo aver affermato che i risultati ottenuti da queste ricerche sul melanoma hanno mostrato il più alto tasso di risposte durevoli rispetto a qualsiasi farmaco testato finora per la cura di questa neoplasia. Ridotti sono gli effetti collaterali nella maggior parte dei pazienti.
Il mese scorso, la Food and Drug Administration ha reso noto che il risultato di queste ricerche rappresenta una nuova opportunità terapeutica e quindi le sperimentazioni vanno proseguite con grande determinazione e tempestività. Nel 16% dei soggetti è stata somministrata una bassa dose del farmaco, nel 84 per cento la dose più elevata. In questo ultimo gruppo di pazienti il 52 per cento ha avuto una risposta obbiettiva confermata, definizione che include le risposte complete. Il che significa che le cellule neoplastiche dopo la terapia non sonopiù rilevate neppure nei controlli successivi durante le scansioni con avanzati strumenti di indagine.
Il melanoma è un tumore maligno che origina dal melanocita, cellula della cute preposta alla sintesi della melanina. Nel mondo sono 132mila i casi all'anno, con una frequenza in aumento.Oltre alla eccessiva o precoce esposizione a intensa luce solare, altri fattori di rischio sono l'immuno soppressione, l'uso di lampade a UV, la presenza di molteplici precedenti lesioni cutanee. Negli ultimi anni in Europa si è assistito a un preoccupante incremento di questa patologia che, se non diagnosticata in tempo, può causare seri problemi e portare alla morte. Le più recenti ricerche hanno confermato che tra le cause determinanti vi sono proprio le radiazioni solari. Importante quindi proteggere la pelle soprattutto d'estate nelle prime ore del pomeriggio con la presenza elevata di raggi ultravioletti. Il melanoma è un tumore aggressivo e pericoloso soprattutto se non viene individuato e trattato tempestivamente.

Tim Turnham, direttore esecutivo della Fondazione Melanoma Research, ha affermato che i trattamenti in combinazione consentono in molti casi di superare la capacità delle cellule tumorali più subdole. La quotazione del titolo Merck, alla Borsa Valori di New York, ha compiuto dopo l'annuncio del nuovo farmacoun balzo in avanti.

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