Garlasco, il giorno degli interrogatori. Stasi risponde ai pm, Sempio non si presenta per un cavillo

Stasi sentito per circa due ore, come testimone assistito, nella nuova indagine sulla morte di Chiara Poggi. "É sereno", ha detto il suo avvocato. L'esclusiva Tg1 nel giorno degli interrogatori: un'impronta di Sempio vicino al corpo

Garlasco, il giorno degli interrogatori. Stasi risponde ai pm, Sempio non si presenta per un cavillo
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Continuano le indagini sulla morte di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio, è stato sentito in veste di testimone assistito per circa due ore. "Siamo molto soddisfatti, non posso parlare del futuro, ma posso parlare del presente e dico che ho grande fiducia e rispetto per chi sta indagando. É stata una giornata molto positiva", ha detto l'avvocato Antonio De Renzis. Ancora: "Alberto è sereno nei confronti della nuova indagine e rispettoso della sua condanna". Andrea Sempio, al momento unico indagato nella nuova inchiesta per omicidio, non si è presentato all'interrogatorio previsto per oggi alle 14. E nel pomeriggio il Tg1 pubblica un'esclusiva: una sua impronta sarebbe stata trovata vicino al corpo. Il suo avvocato, Angela Taccia, ha scritto sui social: "Guerra pura e senza paura. Cpp (codice di procedura penale, ndr) we love you". Il codice di procedura penale all'articolo 375, che disciplina gli interrogatori degli indagati in stato di libertà come Sempio, prevede anche la possibilità che questi non si presenti. Ma "in caso di mancata presentazione senza giustificato motivo, il pubblico ministero può disporre l'accompagnamento coattivo". Questa parte sarebbe mancata nell'avviso: quindi Sempio, per un cavillo, ha potuto non presentarsi. I legali hanno però depositato una memoria. Poco fa gli investigatori hanno fatto sapere che "Sempio non si è presentato e non ha mandato nessuna comunicazione". Marco Poggi, fratello della vittima, viene ascoltato dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano a Venezia, visto che vive e lavora a Mestre.

Si ripartirà dagli elementi già acquisiti in 18 anni di indagini sul delitto e dalle anomalie già emerse in passato a cui ora potrebbero aggiungersi nuovi elementi. Andrea Sempio è amico del fratello di Chiara Poggi e all’epoca dei fatti aveva 19 anni. Era già stato al centro delle indagini tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. Ora, nella nuova inchiesta, Sempio ha ricevuto un avviso di garanzia e l’accusa di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi, condannato a 16 anni in via definitiva.

Di Stefania e Paola Cappa si era parlato, e molto, nelle settimane subito dopo l’omicidio, nel 2007.. Le cugine della vittima, figlie di Maria Rosa Poggi, sorella del padre di Chiara, Giuseppe, erano poco più che ventenni all’epoca e sui loro profili si addensò qualche ombra subito scartata dalle indagini. Ma ad attirare l’attenzione sulle ragazze, ribattezzate dalla stampa ‘gemelle K’, fu soprattutto un fotomontaggio: la foto, un fake, era stata realizzata in modo molto rudimentale dalle gemelle e ritraeva le due sorridenti, con la vittima come se fossero una festa. Paola e Stefania Cappa avevano appeso l’immagine falsa davanti a casa Poggi con un messaggio d’addio per la cugina. Stefania Cappa oggi ha 41 anni ed è Avvocato come, come il padre con il quale lavora Mentre Paola Cappa fa la food blogger e vive all’estero. Ora i loro nomi sono tornati in primo piano con i nuovi sviluppi sul calcio e soprattutto quello di Stefania Cappa (che non è indagata e non lo è mai stata).

Nei giorni scorsi si è tornati in aula a Pavia per un’udienza su un incidente probatorio e una maxi perizia con al centro soprattutto le comparazioni genetiche tra il DNA di Andrea Sempio e il materiale biologico trovato sulle unghie della vittima e altri reperti raccolti nella prima indagine, alcuni non analizzati. Anche il DNA delle gemelle Stefania e Paola Cappa e di alcuni amici di Stasi ad esempio sarà acquisito nell’ambito dell’incidente probatorio. In particolare, la gip ha deciso che saranno acquisiti i DNA delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa (amico di Alberto stasi), di Roberto Freddi, Mattia Capra, Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici di Marco Poggi (fratello di Chiara) e naturalmente Andrea Sempio, oltre a quelli del medico legale e degli inquirenti, gli investigatori della prima inchiesta. L’estensione dei prelievi a queste persone, tutte non indagate, servirà alle comparazioni con le tracce che saranno repertate.

La prossima data dell’udienza è stata fissata per il 24 ottobre. Dopo alcune fasi in cui l’attesa mediatica e l’indagine si sono concentrate sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti (con l’avvio degli esami previsto a giugno e i primi esiti attesi per ottobre a novembre) ora l’attenzione pare spostarsi più sul profilo investigativo e all’acquisizione, da parte dei carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni a sorpresa di mercoledì scorso tra Voghera Garlasco e Tromello. Nuovi e vecchi nomi sono entrati nell’orbita delle accelerate attività investigative ci si chiede se potranno da oggi mutare la propria posizione rispetto all’inchiesta.

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi è stato riaperto dopo 18 anni. Tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso dalla prima volta, a essere in discussione ora è la ricostruzione secondo cui ci fosse o meno un’unica persona sulla scena dell’omicidio, quando la vittima è stata colta di sorpresa e non ha avuto nemmeno il tempo di difendersi.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Ciardi dalle Pm Valentina Di Stefano e la giovane Giuliana Riza e condotta dal carabinieri del nucleo

investigativo di Milano guidati dal colonnello Antonio Coppola, ha preso la strada della convinzione che il delitto sia stato commesso non da una ma da più persone, tra cui Andrea, l’amico del fratello della ventiseienne assassinata.

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