«Via subito dai muri quelle scritte vergognose!»: la promessa solenne è di Aldo Siri, presidente del Municipio I Centro Est, e dellassessore dello stesso Municipio Milena Pizzolo, come dire: anima e corpo, o se si preferisce il braccio e la mente della situazione, con licenza di scambiarsi reciprocamente il ruolo, quando occorre. Come in questo caso: cè bisogno di cancellare «le scritte che deturpano i muri del centro cittadino e della città antica, con offese al sentimento nazionale, alle forze dellordine, allesercito, ai nostri morti, e inneggianti alla violenza». Si dirà: sono solo quattro, al massimo cinque o sei imbecilli che scrivono. Si risponde: daccordo, ma non per questo gli insulti devono restare lì, a imperitura memoria dellimbecillità dei graffitari, ma anche a offesa di eroi silenziosi che onorano il Paese, anche a costo di mettere a rischio o addirittura sacrificare la propria vita. E allora, mano ai detergenti e alle spazzole! Siri e Pizzolo «provvederanno personalmente alla cancellazione», nellambito delloperazione Muri Puliti che si svolgerà domani a partire dalle 9 e mezza. «Lobiettivo - spiega il presidente - ha lo scopo di eliminare lapologia di reato dai muri e di attirare lattenzione su un fenomeno da troppi anni tollerato, la cui diffusione trasmette un messaggio negativo di impunità».
Aggiunge Milena Pizzolo: «Data la piega che queste manifestazioni stanno assumendo a Genova, il Municipio Centro Est non vuole rimanere amministrazione inattiva considerando linazione una forma di tacito assenso». Il «programma-pulizia dei muri» prevede, in particolare, che Siri e Pizzolo si armino di pittura, solventi e pennelli «per cancellare dai muri il vilipendio e listigazione alla violenza contro lo Stato. Il Municipio vuole così condannare chi compie questi reati e chi li consente accettando abusivismo e illegalità». Alcuni edifici e spazi pubblici dellarea interessata - in particolare in via delle Fontane, via Bertani, via Bianco - sono infatti occupati abusivamente anche a causa del rimpallo di competenze tra amministrazione locale e enti pubblici «che invece di denunciare lillegalità - insiste Siri - la coprono e lasciano incancrenire situazioni dalla quali scaturiscono iniziative abnormi di affronto allo Stato e al vivere civile».
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