Laura Gigliotti
La prima opera in ordine di tempo è una stele costituita da una testa di violino. Il padre laveva già disegnata, a Domenica Regazzoni non restava che intagliarla. Inizia così, inseguendo la memoria del padre Dante Regazzoni celebrato liutaio, scomparso nel 99, la scoperta della scultura da parte di unartista che dopo la chitarra e il canto si è dedicata alla pittura figurativa tradizionale, passando poi allinformale e ad opere ispirate dalla poesia e dalla canzone dautore, da Dalla a Mogol. Ma sempre alla ricerca di un punto dincontro fra pittura, scultura e musica, sulla scia di quelle affinità che legano colore e materia, suono e parola.
Sono una miniera a cui attingere le parti di violino scartate dal padre insoddisfatto di una filettatura, di un foro armonico, di un ricciolo. Sono i tasselli, i piroli in ebano, le mentoniere in bosso, gli stracci, le carte vetrate, gli appunti scritti sul legno delle prove di vernice. E nascono piccoli affascinanti quadri informali, sculture a tutto tondo che esaltano il violino, la sua cassa armonica, la sinuosità delle sue forme femminee. La metà di un violino dai profili dorati, un nido che accoglie teste di violino, violini che si aprono a mostrare i loro frutti, basi di legno coperte di foglie doro, di sabbia, di stoffe e colori che formano insiemi, strumenti che riemergono dalla memoria e celebrano l'arte dei suoni e larte delle forme e dei colori. Il mondo della liuteria rinasce sotto il segno della fantasia e della poesia nella mostra di Domenica Regazzoni «Dal Legno al Suono», aperta fino al 9 dicembre nel Museo Archeologico dellAuditorium (catalogo Skira). Ricorda la grande liuteria italiana degli Stradivari, dei Guarnieri di cui il padre è stato un degno epigono, ed esalta la manualità e i segreti della sapienza artigiana che nessuna macchina, nessun marchingegno elettronico sarà mai in grado di sostituire. Larte «quasi enciclopedica, un po architettura, scultura e pittura» dei liutai, che sta scomparendo, lamenta la Regazzoni. Se è vero che Cremona è frequentata solo da giapponesi e cinesi e che i nostri liutai si limitano a rifinire pezzi già pronti.
Sono una quarantina le sculture in legno, bronzo e materiali diversi, realizzate dallartista.
Auditorium, Viale P. de Coubertin. Orario: tutti i giorni 11-18, fino al 9 dicembre. Info: 06.80241281.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.