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Dall'Agenzia delle Entrate nuovo attacco agli evasori: "Necessario un sano timore"

Il direttore Attilio Befera: "I controlli anti evasione sono segno della presenza dello Stato". Falsi miti, paradossi e bugie dell'evasione all'italiana di Nicola Porro

Dall'Agenzia delle Entrate nuovo attacco agli evasori:  "Necessario un sano timore"

Non si sono ancora placate le polemiche dopo i controlli a tappeto anti evasione condotti a Cortina d'Ampezzo e in altre località turistiche frequentate dai vip, che il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera - intervistato a La Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 - fa sapere che è "necessario incutere un sano timore" in chi evade il fisco. Ma anziché terrorizzare non sarebbe più giusto effettuare dei "normali" controlli? Befera spiega la sua linea: operazioni come quelle di Cortina sono un "deterrente per far sapere che l’Agenzia lavora" e servono dunque a scoraggiare gli evasori.

Proteste eccessive contro i blitz

Dopo il blitz di Cortina d’Ampezzo, osserva Befera, "ci sono state forse eccessive proteste per un’attività di controllo che è normalissima". Con i controlli si dimostra invece che "lo Stato, attraverso la Guardia di finanza e l’Agenzia delle entrate è presente". Qualcuno, riferendosi ai controlli di Cortina, ha parlato di "propaganda". Il capo delle Entrate non pare infastidito: "Propaganda significa anche scoraggiare gli evasori".

Nel 2011 recuperati 11 miliardi

Nel 2011 la lotta all’evasione fiscale fatto recuperare allo Stato circa 11 miliardi. "Faremo di più nel 2012" ha sottolineato Befera, che in precedenza aveva stimato un’evasione totale tra i 110 e i 120 miliardi all’anno. "Il risultato maggiore non è dato dal recupero seguito ai controlli ma dal versamento spontaneo di soggetti che alzano l’asticella dell’autotassazione".

Meglio non fermare Equitalia

Quanto alle polemiche sui "metodi" usati da Equitalia, Befera ha le idee molto chiare: "Se fermiamo Equitalia, che è l’ultima società della filiera di riscossione delle imposte, fermiamo tutti e l’evasione riaumenta", perché "se l’evasore sa che nessuno riscuoterà quanto lui non ha pagato" continuerà ad evadere. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ammette che sono stati commessi degli errori ma invita a non generalizzare.

Il nuovo redditometro

Befera ha sottolineato l’importanza del nuovo "reddittometro": "Con il nuovo strumento potremo colpire controllando con precisione la spesa.

Faremo controlli a tappeto e in più daremo un software che permetterà di far capire agli interessati quando sono a rischio controlli e di adeguarsi".

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