«Mai più affari con la Roma. Almeno non quest'anno». Marco Branca, responsabile del mercato interista l'ha detto circa una decina di giorni fa quando girava la voce di un interessamento dell'Inter per Daniele De Rossi, capitan futuro.
Sia chiaro che se la Roma dovesse mettere sul mercato il suo giocatore, si scatenerebbe subito una coda atomica, soprattutto all'estero il centrocampista giallorosso è molto apprezzato, il mercato si aprirebbe a Barcellona, Real Madrid, Chelsea e Manchester United. La Roma davanti a questa prospettiva non prenderebbe neppure in considerazione l'ipotesi di cedere De Rossi a una concorrente italiana. Solo in caso di clamoroso fallimento della stagione e la mancanza di un piazzamento in Champions league, costringerebbe la Roma a un ridimensionamento drastico in cui anche De Rossi potrebbe finire sul mercato. Ormai è lui il vero simbolo della Roma giallorossa, la sua cessione scatenerebbe la piazza. E poi Daniele nella Capitale guadagna bene, il suo contratto non è soffocato dal tetto voluto da Rosella Sensi, supera i 2,5 mln annui e arriva a 3,5 con ritocchi continui anche se di poche centinaia di migliaia di euro a stagione. Prima di De Rossi sul mercato andrebbero Vucinic e Mexes. Questa situazione è ben nota a tutti i club italiani che per un patto di gentlemen agreement non andrebbero mai a prendere accordi privati con il giocatore senza interpellare la Roma.
Ma allora chi era il calciatore che aveva fatto dire a Branca mai più affari con la Roma?
Facile, Roberto Aquilani. Il padre del giocatore che gli fa da procuratore, sta cercando una nuova sistemazione al figliolo, a Roma sono mesi che continuano a ripetere che Alberto è sempre rotto, non si è calato nella parte, non da affidamento. É la stessa solfa sentita nei giorni precedenti alla cessione di Chivu e poi di Adamantino Mancini, ceduti entrambi all'Inter. La Juventus si è tolta dalla gara, la Roma ha trovato in Brighi il terzo centrocampista, l'Inter resta l'unica indiziata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.