Deposito Atac, tutti d’accordo: «I cittadini sono stati ignorati»

Due odg da Piso (An) e dalla maggioranza sulla mancata partecipazione

Michela Giachetta

Il deposito Atac di via della Lega Lombarda continua a far discutere. Su quest’argomento sarà presentato questo pomeriggio in consiglio comunale un ordine del giorno da Vincenzo Piso (An), vicepresidente dell’aula Giulio Cesare. La delibera riguardante il progetto di trasformazione e la riqualificazione del deposito Atac, o meglio, dell’intero quadrante che comprende via della Lega Lombarda, via Tiburtina, via Cupa e via Giano della Bella è stata approvata lo scorso maggio durante una seduta straordinaria del consiglio. Quello che oggi Piso chiede è di «verificare eventuali irregolarità nell’approvazione del progetto e l’assegnazione nell’area di spazi per finalità pubblica». Uno dei problemi che l’esponente di An sottolinea è la mancata attenzione dell’amministrazione nei confronti dei cittadini, che a più riprese, nei mesi passati hanno fatto sentire la loro voce contro quella delibera. Ma anche il fatto che non sono state recepite nessuna delle indicazioni del consiglio del III municipio, che aveva espresso parere negativo sull’approvazione.
Sul non coinvolgimento dei cittadini insiste anche Bruno Cameli, coordinatore del giornale on line Piazzablog, che riunisce associazioni di cittadini, le quali cinque giorni fa hanno presentato le loro opposizioni al documento. Ne chiedono di fatto l’annullamento, per venti motivi tutti elencati, fra cui il fatto che non è stata applicato il regolamento della partecipazione, in deroga a quanto previsto dalla delibera 57 del 2006. «In realtà - specifica Cameli - noi abbiamo partecipato, ci siamo riuniti anche assieme al III municipio, per presentare proposte accettabili, ma di fatto non siamo stati considerati. È stata una partecipazione fra di noi e basta». Ma chiedono l’annullamento anche perché, secondo quanto dichiara Cameli, «il documento è stato approvato in un consiglio straordinario, in cui per legge devono essere presentate solo documenti in scadenza».
E su tutta questa fretta nell’approvazione ha qualcosa da dire anche Piso. «Evidentemente c’era la necessità di andare incontro alle esigenze di Atac che ha un forte deficit». Ma proprio in questi giorni l’azienda di trasporto pubblico romano ha presentato un bilancio di fatto in pareggio. «È stato possibile grazie al ricorso alla Cassa depositi e prestiti - denuncia Piso -. Di fatto Atac ha bisogno comunque di denaro e l’approvazione della delibera fa al caso suo».
Il progetto prevede, infatti, che l’enorme area (11.800 metri quadrati) di proprietà dell’azienda pubblica, venga venduta a privati e trasformata in zone residenziali, commerciali, con annesso parcheggio, maxialbergo, zone verdi. Oggi quello che propone l’esponente di An è un’integrazione di quella delibera, che «tenga conto delle opposizioni dei cittadini ed eventualmente consenta una permuta dell’immobile di via della Lega Lombarda con quello in via Goito, dove attualmente sono situati gli uffici del III municipio». «E se la permuta non è possibile - aggiunge Cameli - il Comune può sempre riacquistare da Atac quell’immobile, inserendo lì gli uffici del III municipio e valorizzando l’intera area a vantaggio dei cittadini. Abbiamo fatto delle verifiche il riacquisto è possibile, basta volerlo».


In serata arriva la notizia che anche i capigruppo di maggioranza presenteranno oggi pomeriggio in aula Giulio Cesare un ordine del giorno con cui chiedono al sindaco di attivarsi per l’applicazione alla delibera del regolamento della partecipazione. Meglio tardi che mai.

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