Design, un marchio da 90 miliardi per Milano e Monza Duemila le imprese

Si chiude oggi la settimana del Salone del Mobile, dedicata al design e al legno arredo, eccellenze e specificità del territorio lombardo, il cui brand vale per Milano e la Brianza 92 miliardi di euro, di cui 48 a Milano, oltre 25 a Monza e Brianza e più di 18,5 a Como. Creatività e stile che, nonostante la crisi, si traducono in una crescita per le imprese del design di +5,4% in un anno. Complessivamente sono 15.830 le imprese, di cui quasi 3.900 in Lombardia, con Milano che ne conta 1.540, Como 440, Monza e Brianza 328. Gli under 30 rappresentano in Lombardia il 10% del totale delle imprese individuali, più bassa a Monza e Brianza la percentuale dei giovani che si attesta all’8,8%.
Non solo «Made in Italy» in senso stretto, però: in Italia lavorano anche 568 designer stranieri, una presenza che è cresciuta del 6,6% in un anno. Tra i principali paesi di provenienza dall’Europa - Svizzera, Germania, Francia - ma anche dal Sud America (Argentina) e dall’est asiatico (sono circa 40 i designer di Cina e Giappone che lavorano nel nostro paese). È quanto emerge da elaborazioni su Registro Imprese e da una stima, all’interno del progetto ERI, dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza a partire da Anholt Brand Index su dati Registro Imprese, Istat, Coeweb, Censis, Isnart, Istituto Tagliacarne. «Il design è un fiore all’occhiello per il Made in Italy, un brand riconosciuto a livello internazionale, caratterizzato da fermento e dinamismo come ancora una volta il Salone del Mobile ha testimoniato - commenta Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza -, un settore di richiamo per giovani creativi, preparati e aperti al mondo che, nonostante le difficoltà, scelgono di rispondere alla crisi, mettendosi in proprio, tanto che un’impresa individuale su dieci nel design ha come titolare un giovane».

La Camera di Commercio di Monza e Brianza ha dato vita al progetto un «Passaporto per il Mobile» con l’obiettivo di dare alle imprese e ai distretti del settore del legno-arredo, la possibilità di associare al valore materiale dei prodotti, il valore immateriale dei contenuti informativi: grazie a tecnologie innovative (QR Code) si potranno leggere le caratteristiche e la storia della produzione del prodotto in tutte le sue fasi.