Oltre che seguire con grande interesse il dibattito sullidentità ligure e sui diritti della Liguria a riavere lindipendenza, sto leggendo anche il dibattito su «un riscatto che divide» che riguarda gli avvenimenti della guerra di liberazione e dellarmistizio dell8 settembre.
Credo che sia arrivato il momento di fare chiarezza sulle vere motivazioni che hanno costretto migliaia di liguri a combattersi fra di loro.
Lo spunto me lo ha dato il partigiano Giovanni Cavagnini con il suo intervento nel dibattito sullidentità ligure del 18 marzo, dal titolo «Niente guerra se fossimo stati indipendenti».
Gli odi e le polemiche che ancora si trascinano dietro ad una guerra partigiana, che alcuni vedono come «guerra di liberazione» ed altri come «tradimento», deve invece indurre la Liguria a ritrovare finalmente la sua unità, seppellendo una volta per tutte quella che è stata una vera e propria «violenza storica»: la popolazione ligure è stata costretta, con il sopruso e la sopraffazione, a seguire i destini dellItalia.
Ormai non vi sono più dubbi: il destino della Liguria doveva essere esattamente uguale a quello della Svizzera che non ha fatto né le guerre mondiali, né quelle coloniali, né ha conosciuto una guerra di liberazione certamente fratricida.
La Liguria non ha scelto di entrare a far parte dellItalia (con tutto quello che ne è conseguito!!!). È lunica regione italiana alla quale non è stato fatto votare il plebiscito di annessione, né al regno di Sardegna, né a quello dItalia.
Plebiscito che lo stesso presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi ha definito su «Il Secolo XIX» del 18 marzo 2004 «un momento fondamentale» nel processo storico dellunità italiana.
Con un atto di violenza inaudito è stata costretta una Nazione-Stato (la Repubblica di Genova) che aveva tra i valori della sua civiltà proprio la scelta di non fare mai guerre di aggressione, ad entrare a far parte di uno stato dei Savoia dispotico e guerrafondaio.
È arrivato il momento che la Comunità ligure prenda atto di tutto questo e tutte le forze politiche veramente liguri mettano una pietra tombale sopra questa autentica «ferita storica» che i liguri non hanno né cercata, né voluta, ma è stata imposta con la violenza. Solamente così potremo tutti ritrovare concordia e pacificazione.
Altrimenti continueremo a dividerci (ed a «odiarci») per «colpe» che invece non hanno alcun colpevole ligure. Esattamente come lAustria che è stata costretta da Hitler a seguire i destini della Germania.
Come lAustria si è «liberata» dallannessione con la Germania, la Liguria deve finalmente «liberarsi» dallannessione funesta con lItalia che le ha portato guerre mondiali, stupide guerre coloniali e un regime monarchico-fascista che lha costretta poi ad una «guerra fratricida»
*Presidente Mil
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