Diamanti che danzano per i 40 anni di Chopard

Gli «Happy Diamonds» hanno segnato la storia del marchio. Ecco le gemme mobili che oscillano

Lucia SerlengaSprizzavano felicità da tutti i pori i diamanti mobili che ieri sera rapivano sguardi di ammirazione e cupidigia alle signore e alle fanciulle ospiti del Happy Cocktail organizzato nella boutique Chopard in via della Spiga a Milano. I magnifici gioielli della iconica collezione Happy Diamonds facevano bella mostra di sé per celebrare, alla vigilia della fashion week milanese, il loro quarantesimo anniversario. Un bel traguardo per un'idea intramontabile allestita in modo straordinariamente elegante come voluto da Caroline Scheufele, co-presidente, direttrice artistica della maison e ideatrice di tutte le creazioni di gioielleria. I diamanti sono i migliori amici delle donne cantava Marilyn, se poi sono allegri ancora meglio. Si racconta che durante una passeggiata nella Foresta Nera, negli anni Settanta, Ronald Kurowski, l'allora designer della maison, fu abbagliato dalla vista di una cascata e dalle migliaia di scintillanti goccioline d'acqua che ne scaturivano riflettendo le sfumature dell'arcobaleno. Da questa visione si fece largo nella sua mente l'idea geniale di affrancare dalla griffe i diamanti e lasciarli liberi di muoversi. Dall'indipendenza e dalla felicità dei diamanti nasce nel 1976 un'idea senza tempo, perfetta anche per le donne di oggi rappresentate magnificamente dalla straordinaria energia di Caroline, una donna che sorride con gli occhi e che è riuscita a reinventare, anno dopo anno, la magia di queste gemme mobili: oscillano come un pendolo e danno ritmo alle emozioni attraverso orologi, collier, pendenti, anelli e orecchini. Gli Happy Diamonds hanno scritto, come era prevedibile per un progetto fuori dall'ordinario, la storia della maison Chopard. Nel corso del tempo, e sotto forma di diverse declinazioni, hanno sedotto con la loro disinvoltura le giovani donne che amano lasciarsi sorprendere. Così le ultime creazioni puntano anche sul côté sofisticato attraverso pendenti, anelli e orecchini capaci di esprimere gioia di vivere nella forma più elegante. Ecco perciò un doppio nastro di oro rosa, che esibisce un prezioso lavoro d'incastonatura e racchiude piccoli cuori all'interno dei quali, tra i due vetri di zaffiro, danzano uno o tre diamanti mobili. Semplicemente raffinati, come ci si attende da una manifattura con una storia eccezionale. La maison ginevrina di orologi e gioielli fondata nel 1860 fu acquisita dalla famiglia Scheufele nel 1963, e ancora oggi è un'azienda interamente di proprietà familiare. Conta tre sedi di produzione e lavorazione: Ginevra e Fleurier in Svizzera e Pforheim in Germania, dove sono rappresentate le più svariate tipologie di mestieri del settore, quali designer, orafi, lucidatori, gioiellieri, incisori che da sempre si distinguono per l'estrema professionalità e la cura che accompagnano tutte le fasi di realizzazione di ogni modello. A questi si è aggiunto da alcuni mesi il nuovo indirizzo in Rue des Moulins 24 sempre a Fleurier, dove ha sede Fleurier Ebauches S.A., la nuova società di proprietà del gruppo Chopard che produrrà «ebauches», ossia gli sbozzi dei movimenti orologieri consentendo al gruppo di consolidare la propria verticalizzazione e di aumentare la produzione in house di movimenti e componenti. In particolare nel settore degli orologi maschili, Chopard è una delle poche marche a fregiarsi dell'ambito titolo di «Manifattura», producendo internamente i movimenti di magnifici segnatempo come quelli della collezione L.U.C: dai Tourbillon al Lunar One, dal L.U.C Regulateur all'orologio di forma Tonneau, per arrivare al L.U.C Chrono One.

Ma tornando alle appassionate di diamanti e pietre preziose, c'è da dire che Chopard è protagonista di alta gioielleria con creazioni tra le più spettacolari, come la Red Carpet Collection, creatività e perfetta esecuzione in ogni singolo pezzo.

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