È da dieci anni che i residenti del quartiere attendono di poter usufruire dello spazio. A favore degli occupanti si schiera il solito Nunzio D’Erme Blitz dei no global: le mani sul centro sportivo Okkupata la struttura di via degli Alberini a Colli Ani

Rita Smordoni

Blitz dei no global a Colli Aniene, dove da domenica gli attivisti di Action e del centro sociale «Decolliamo» hanno okkupato con un colpo di mano il centro sportivo di via degli Alberini. Pronta la reazione del centrodestra sulla vicenda: «Chiediamo l’immediato sgombero del centro, di proprietà comunale» afferma, appena appresa la notizia, il ministro alle Politiche agricole Gianni Alemanno, candidato sindaco di An. «I centri sociali mostrano ancora una volta il loro vero volto» accusa il presidente romano di An, Vincenzo Piso.
Il complesso sportivo di via degli Alberini attendeva da dieci anni di essere consegnato agli abitanti di Colli Aniene. «I lavori di ristrutturazione del centro sportivo sono iniziati nel ’97 e dovevano terminare in soli sei mesi - denuncia Alemanno - ma da allora non sono mai finiti e l’impianto non è mai stato aperto. L’ex sindaco Rutelli e il sindaco Veltroni lo hanno invece inaugurato più volte. Chiediamo lo sgombero di queste persone che stamattina si sono installate li a discapito dei cittadini che ne attendono la disponibilità da anni».
Gli okkupanti sono tutti giovani universitari. Andiamo sul posto, ci fanno vedere quello che stanno facendo: «Abbiamo tagliato l’erba e ripulito le strutture. Creeremo un centro culturale ed una biblioteca. Lo spazio era abbandonato, vogliamo che ne torni in possesso il quartiere». Stanno montando le mensole: serviranno per i libri, spiegano. Il tutto dentro gli spogliatoi, come se nulla fosse. Per i no global di Decolliamo quella è diventata ormai la loro sede, non c’è dubbio. Fanno quello che vogliono.
E il Comune? Per ora nessuna reazione. Sul mensile dell’assessorato capitolino allo Sport, Romasport, dicembre 2005, tuttavia si legge: «Entro i primi mesi del 2006 saranno aperti i cantieri per il completamento del complesso comunale di via degli Alberini. L’impianto, del quale si vuole migliorare la fruizione del pubblico, attualmente è costituito da un campo di calcetto, uno di calcio a 8 e uno di calcio. I lavori, 514mila euro di importo, prevedono una tribuna di 200 spettatori, l’illuminazione notturna, l’area parcheggi». Che fine farà ora il progetto? Il Campidoglio resterà a guardare? Certo, è una bella lotta. Da una parte «Decolliamo» afferma che la struttura era abbandonata. Dall’altra il Comune descrive l’ennesimo impianto fantasma, con tanto di pubblico. La realtà? «È dal ‘97 che la struttura dev’essere consegnata ai cittadini - puntualizza il capogruppo di An, Pietro Menicucci - ma non è mai entrata in funzione. Da domani organizzeremo un sit-in permanente con i residenti davanti al centro sportivo». Un anno fa di questi tempi un migliaio di abitanti sfilavano con An per chiedere lo sgombero dei nomadi di via Alberini. Vedremo che succederà questa volta.
«Ormai, in questa città senza regole e ordine - rimarca Piso - ogni giorno il centro sociale di turno occupa l’immobile o lo spazio che ritiene più idoneo e, nella peggiore delle ipotesi, ottiene soddisfazione con un proficuo scambio alla pari». Sottinteso: grazie all’impunità concessa dall’amministrazione comunale. «Dopo l’urbanistica contrattata, questa città sta conoscendo l’occupazione contrattata. A farne le spese sono i cittadini onesti e rispettosi delle leggi» conclude Piso.
A favore degli okkupanti si schiera, invece, Nunzio D’Erme: «Esprimo massima solidarietà ai ragazzi e alle ragazze che hanno occupato lo spazio di Colli Aniene».

Per D’Erme la Procura di Roma il 31 marzo ha ribadito al tribunale del riesame la richiesta di arresti domiciliari, accusandolo di associazione a delinquere finalizzata all’occupazione di alloggi. Per Veltroni invece va tutto bene.

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