Il grande giorno è arrivato e Roberto Baggio ha detto finalmente sì. Ha incontrato, alla  presenza del suo mentore Renzo Ulivieri, il presidente della federcalcio Giancarlo Abete e ha  accettato l'incarico di presiedere il settore tecnico di Coverciano. Ha stupito il suo  entusiasmo perché si tratta di una nomina che non comporta un appannaggio economico, tranne il  rimborso spese né la possibilità di farsi ascoltare dal consiglio federale. Segno che l'ex Divin  Codino ha deciso di uscire dall'enclave di casa sua dove si era rifugiato al termine della  carriera e di dare una mano concreta al movimento che gli ha garantito nel passato fama e soldi. È una gran bella notizia. Che può consentire al presidente Abete di schierare un nome che conta  in prima linea nella campagna tesa a far dimenticare il fallimento dell'avventura mondiale.
Scontata l'obiezione più comune: per quel ruolo, che fino a qualche tempo fa era considerato una  sorta di cimitero degli elefanti (l'ultimo presidente è stato Azeglio Vicini, ex Ct del mondiale  italiano), servirebbe un manager. Baggio non lo è ma è di sicuro un conoscitore del calcio  italiano e può orientare il lavoro di suoi collaboratori operativi. Dovesse affrontare la sfida  con la tenacia con cui, per esempio, riprese a correre dopo tutti gli incidenti e gli interventi  chirurgici subiti, beh c'è da stare sicuri: farà centro. Resta da discutere solo su un aspetto  che rende non perfettamente trasparente l'operazione e mette in difficoltà lo stesso Baggio. Roby ha dichiarato più volte di voler nei prossimi mesi iscriversi al corso allenatore per  ottenere il patentino e dedicarsi quindi all'addestramento, pratica che può risultargli  congeniale oltre che facile. Niente da dire. Anzi: che sia il benvenuto. Solo un grande talento  può trasmettere ai tanti ragazzi alle prese con l'apprendistato, quali sono i percorsi virtuosi  da battere nel calcio.
Il punto è un altro. C'è da chiedersi: può il presidente del Settore tecnico di Coverciano  mettersi alla testa della struttura che deve governare la scuola allenatori di Coverciano, dare  impulso alle attività e nello stesso tempo mettersi a frequentare il corso oggi o domani, o fra  due o tre anni? È come se un laureato in economia e commercio diventasse presidente dell'ordine  dei commercialisti mentre sta preparando l'esame di stato per diventare appunto commercialista.
Dietro il sì di Baggio un piccolo conflitto d'interessi
Dall'incontro con il presidente federale Abete, l'ex Codino è uscito entusiasta accettando l'incarico di presidente del settore tecnico di Coverciano. Che non coincide col proposito di iscriversi al corso per ottenere il patentino da allenatore
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