Lassessore ha chiesto il time out, ma poi si è dovuto arrendere. La nomina del direttore sanitario dellAzienda Ospedaliera del San Martino, Giovanni Orengo, è avvenuta in violazione della legge regionale da poco approvata dalla stessa maggioranza. La legge 41 del 7 dicembre 2006 impone di nominare i nuovi direttori sanitari scegliendoli tra quanti sono stati inseriti in un apposito elenco regionale, una sorta di albo professionale che certifica i requisiti dei candidati. E il professor Orengo, persona qualificata e ricca di qualità, molto conosciuto anche personalmente nel mondo della politica essendo il marito dellonorevole diessina Roberta Pinotti, in quellelenco non era iscritto. Mica per colpa sua, per carità. Anzi, lui è addirittura iscritto allanalogo elenco tenuto a livello nazionale. Il fatto è che la regione non ha mai istituito quellelenco che lei stessa impone per legge.
Ecco che limbarazzo dellassessore G.B.Pittaluga, chiamato a rispondere delle interrogazioni dei consiglieri di An (Gianni Plinio e Alessio Saso) e dellUdc (Nicola Abbundo e Matteo Marcenaro), è stato più che motivato. Inevitabile la sua giudtificazione: «È vero, il professor Orengo non è iscritto nellelenco regionale, ma la sua nomina è conforme alla legge nazionale». Che eventualmente prevale su quella regionale. Un pasticcio, una brutta figura per unamministrazione che legifera essendo la prima a non rispettare le norme che impone, ma nulla più. Anche se il consigliere Marcenaro non se la sente di escludere qualche possibile vantaggio concesso al nuovo direttore del San Martino. «Lui aveva sicuramente i titoli per essere iscritto anche alleventuale elenco regionale - fa notare -. Però se ci fosse stato qualcuno che non avendo i requisiti per iscriversi allelenco nazionale aspettava la possibilità di essere inserito nellelenco nazionale, in questo caso è stato tagliato fuori da una possibile nomina».
Che sulla Sanità il clima sia molto teso in Regione lo conferma anche una lettera con la quale diversi Direttori di dipartimenti del San Martino si sono lamentati dellingerenza dei consiglieri regionali nelle scelte interne.
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