Disabili infuriati per un libretto sulle Olimpiadi

Pechino. La Cina fa infuriare i disabili. In una guida per i volontari cinesi alle Olimpiadi, nel capitolo «Come trattare i disabili», è stato scritto che si tratta di un «gruppo speciale» con «personalità e modi di pensare unici», spesso «asociali, cocciuti e sospettosi». È quanto riferisce il Times. Ad esempio, il manuale consiglia ai circa 100mila volontari, che lo hanno ricevuto, di non dare mai degli «zoppi» ai disabili neanche per scherzo perché, essendo persone «sempre sulla difensiva», potrebbero reagire male. «Sono basito. Non è tanto il linguaggio usato ma il fatto che nel 2008 veniamo ancora considerati una razza a parte», dice Simone Aspis, del Concilio britannico per disabili. I «consigli» della guida riflettono decenni di discriminazione verso i disabili, fisici e mentali, che in Cina sono circa 83 milioni, pari alla popolazione tedesca.

La politica del figlio unico e il desiderio di una nazione «sana» del Partito comunista hanno favorito i pregiudizi e portato alla sterilizzazione dei disabili. Solo dagli anni Novanta l’atteggiamento si è leggermente ammorbidito.

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