Misure sempre più rigide contro lo smog. La Regione Lombardia continua la sua battaglia anti inquinamento e punta a lasciare definitivamente in garage le auto diesel. Da lunedì scatta il blocco dei mezzi più inquinanti: circa 300mila nelle aree critiche. Le auto a benzina, le Euro 0, i diesel Euro 1, i ciclomotori e le moto a due tempi Euro 0 non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30. Fino ad aprile. Un mese di divieto in più e quattro ore in più al giorno rispetto allo scorso inverno. Un giro di vite che permetterà di raggiungere qualche risultato in più nella battaglia contro le polveri sottili. A essere interessati dal blocco sono 210 Comuni lombardi. «È da nove anni che adottiamo queste misure - spiega il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni -. Ogni anno i criteri sono maggiormente restrittivi ma non punitivi perché li annunciamo con larghissimo anticipo». Vero. Il blocco infatti fa parte del piano per la qualità dellaria varato ad agosto «per prevenire gli episodi acuti di inquinamento atmosferico, in particolar modo dovuto al Pm10». Al momento non si prevede nessun blocco totale del traffico di domenica, considerato un jolly da sfoderare solo in caso di forte emergenza. Si prosegue con una serie di altre misure: i limiti nelluso della legna nei camini o nelle stufe di vecchio tipo, i controlli sempre più serrati sui veicoli e sugli impianti di riscaldamento grazie a una squadra messa in campo dall'agenzia ambientale Arpa. E ancora, il controllo obbligatorio dei gas di scarico per tutti gli autoveicoli.
La vera vittoria a cui punta Formigoni è comunque lomologazione dei filtri anti particolato che, applicati ai tubi di scappamento delle auto, abbatterebbero le polveri sottili. «Il contenzioso con il Governo - annuncia il presidente lombardo - potrebbe fare qualche passo positivo». Intanto si prosegue con i finanziamenti regionali per promuovere la qualità dellaria. È aperto dallinizio di ottobre il bando da tre milioni di euro per i Comuni che intendono promuovere lacquisto o il noleggio di veicoli elettrici, ibridi, a metano e gpl. E sono previsti 55 milioni di euro per sostituire i vecchi impianti di riscaldamento. Di questa cifra, 25 milioni sono riservati al rinnovo del parco auto per mettere fuori gioco in breve tempo i diesel. Chi decide di sostituire la propria auto inquinante con una nuova può beneficiare di incentivi fino a tremila euro. Circa duemila euro per passare a unauto a benzina Euro 3.
I fondi stanziati tuttavia sono «poca cosa» secondo i Verdi che chiedono più risorse per costruire treni e metro. «Lobbiettivo primario - sottolineano gli ambientalisti - deve rimanere comunque il sostegno alla diffusione di auto a zero emissioni, per innescare un mercato veramente pulito».
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