MilanoLospite più coccolata della Festa del Pdl a Milano è donna Assunta Almirante, che qualcuno chiama «la bocca della verità», perché dallalto della sua augusta età mena fendenti con libertà totale. Dice quel che le passa per la testa e al Castello Sforzesco commenta a caldo le ultime notizie su Gianfranco Fini in arrivo da Saint Lucia: «Ha fatto un errore molto grave, molto grave, è una cosa brutta che non doveva capitare, mi sembra per mancanza di capacità e di intelligenza. Si poteva chiarire tutto in ventiquattrore ma lui, lo conosco bene, ha la mentalità di chi non risponde, perché pensa che sui giornali le cose vanno avanti per due o tre giorni. Questa volta non è andata così».
La vedova di Giorgio Almirante, fresca spettatrice della movimentata puntata di Annozero (e di altri dibattiti tv), vede anche un co-affossatore: «Chi lo danneggia moltissimo è Italo Bocchino: gli manca proprio leducazione. Bocchino dovrebbe imparare a far parlare la gente, perché ha replicato quellaltra serata con Lupi. Ieri (giovedì, ndr) sera ha fatto la stessa cosa con Castelli».
Anteprima della seconda Festa nazionale del Pdl, con cena di gala a inviti nel cortile della Rocchetta, tra le mura del Castello degli Sforza. Grande attesa per il collegamento telefonico di Silvio Berlusconi. Oggi si parte con la festa vera e propria aperta al pubblico, ogni giorno dibattiti e lintervista a due ministri.
La colonna sonora sarà linno di Mameli. La Russa garantisce che «Fratelli dItalia» risuonerà ogni giorno e polemizza con il sindaco leghista Gobbo che voleva cancellarlo: «Certe parole storte vanno raddrizzate». Festa pensata come una manifestazione popolare, a ingresso libero anche nelle serate dei concerti. Bar con schermo tv, risotteria, ristorante con menù fisso a dieci euro, adatto ai tempi di magra.
La lingua batte dove il dente duole e allinaugurazione il discorso cade su Fini, i finiani e le battaglie a mezzo stampa (e web). La Russa parla del presidente della Camera e della casa di Montecarlo: «Ha preannunciato che farà sapere. Spero sia in maniera chiara e definitiva. Questa vicenda dura ormai da molti mesi: è giunto il momento che chi ha il potere di farlo dica alla gente, ai giornali, agli italiani esattamente come stanno le cose». Taglia corto nel dibattito sullautenticità: «Non ho mai dubitato che un documento presentato su un giornale sia vero fino a prova contraria. In ogni caso, mi interessa sapere qual è la realtà dei fatti, non la realtà dei documenti».
Al taglio del nastro diluvia. Ignazio La Russa, sotto il tendone ancora in allestimento, sgrida gli operai in ritardo, fa ventilare compensi decurtati.
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