Una donna vide la bimba: «Ciao, sono Maddie e mi hanno portata via»

da Londra

Un filmato con delle immagini di cui non si conosceva l’esistenza, una testimonianza che avrebbe potuto rivelarsi fondamentale.
All'indomani dalla pubblicazione del dossier della polizia sulle indagini relative alla scomparsa della piccola Maddie McCann, quattro anni, rapita in Algarve la sera del 3 maggio di un anno fa, emergono particolari inquietanti su come le ricerche furono condotte dagli investigatori portoghesi.
Dopo un anno di accuse e controaccuse, feroci polemiche e dolorose ammissioni, Maddie non è mai stata trovata e la polizia lusitana ha dichiarato chiuso il caso, accettando non senza ritrosie di rendere pubbliche le undicimila pagine del dossier raccolto in mesi di ricerche. Tra tutti questi documenti - di cui fanno parte immagini della piccola, della stanza del villaggio turistico da cui fu rapita mentre i genitori si trovavano a cena in un locale poco distante, nonchè esami effettuati e le dichiarazioni raccolte - due in particolare hanno contribuito a riaprire il caso. Almeno sulle prime pagine dei giornali britannici.
La prima riguarda due fotografie riprese in una stazione di servizio di Lagos, un luogo a pochi chilometri da Praia de Luz dove alloggiava la famiglia McCann, che risale a sole 13 ore dopo la scomparsa di Maddie. Si vede prima una bambina di spalle e poi la stessa, parecchio somigliante a Maddie, questa volta ripresa di fronte, insieme ad una giovane donna. «È questa Maddie?» si è chiesto ieri il tabloid britannico Sun che ha pubblicato le foto vista l'incredibile somiglianza della bimba ripresa con quella scomparsa. Sembra che la polizia portoghese non sia ma stata in grado di rintracciarle, né si sia preoccupata di mostrare le immagini alla famiglia.
La seconda testimonianza è forse ancora più scioccante. Riguarda le affermazioni di una commessa di Amsterdam che ha dichiarato di aver parlato con una bambina della stessa età di Maddie pochi giorni dopo la sua sparizione. Stando ai documenti della polizia portoghese Anna Stam, 41 anni, aveva incontrato in negozio una bimba che le aveva detto di chiamarsi Maddy. «Questa non è la mia mamma - avrebbe aggiunto la piccola (riferendosi alla donna che l’accompagnava) -: mi hanno portato via da dove stavo in vacanza». La donna non diede subito l’allarme perché ancora non sapeva della sparizione di una bimba in Algarve. La polizia olandese, il 18 giugno del 2007, avvisò quindi i colleghi portoghesi ma la cosa non sarebbe stata riferita ai McCann.
Altri giornali rivelano che la polizia avrebbe interrogato una coppia «sospetta» che avrebbe sostenuto di lavorare in un circo. Ma della bimba inglese nessuna traccia. L'unica terribile certezza è che i genitori di Maddie - incriminati e poi prosciolti dalla polizia portoghese per il rapimento della figlia - non sono mai stati messi al corrente di quanto emerge soltanto oggi. «È tragico che tutto ciò si sappia solo ora» ha dichiarato ieri Clarence Mitchell, portavoce della famiglia McCann -. «Dobbiamo assolutamente sapere che cosa è successo - ha proseguito la Mitchell - perché queste sono esattamente il genere di informazioni che avremmo dovuto conoscere se il caso fosse stato seguito in maniera appropriata dalla polizia».

I McCann hanno sempre duramente criticato l'operato della polizia locale e ora anche i pubblici ministeri lusitani sembrano dar loro ragione ammettendo con la pubblicazione dei documenti che le indagini effettuate «non sono scevre da imperfezioni» e che i detectives non sono mai riusciti a formulare «una conclusione lucida, ragionevole e onesta» sulla scomparsa della piccola.
Intanto un detective privato dei McCann è immediatamente volato ad Amsterdam.

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