Roma«Sblindata» da Silvio Berlusconi, la manovra economica da 24,9 miliardi potrebbe assorbire, durante il viaggio in Parlamento, anche le nuove norme sul pensionamento delle impiegate pubbliche. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi si appresta a intavolare una trattativa con Bruxelles sulla base di due proposte intermedie: una più soft, cioè laccelerazione del percorso verso i 65 anni detà dal 2018 previsto a fine 2016; una seconda più hard, cioè lequiparazione uomini-donne entro il 30 giugno 2014. Il governo, annuncia il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ne discuterà alla prossima riunione del Consiglio dei ministri. Molto dipenderà dallatteggiamento della Commissione, che però non sembra ben disposta.
Ma non sarà questa, probabilmente, lunica modifica alle norme pensionistiche previste nella manovra. Nel mirino anche il prolungamento della vita lavorativa per chi supera i 40 anni di contributi, imposto di fatto dalla riduzione delle finestre duscita. Dalla maggioranza giungono invece molte smentite alle voci riguardanti lintroduzione di un mini-condono edilizio. Il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, lesclude. «La polemica è pretestuosa: parlare di emendamenti alla manovra è quantomeno prematuro», si legga in una nota del gruppo Pdl al Senato. E Claudio Sarro, indicato come probabile presentatore della modifica precisa: «Non ho presentato alcun emendamento che possa prevedere condoni o mini-condoni». Gli unici emendamenti ammessi saranno quelli «bollinati» dai vertici del Pdl.
Quanto al blocco delle retribuzioni della Pubblica amministrazione, Brunetta spera almeno di poter premiare «i più bravi, quelli che mandano avanti la baracca», cercando risparmi alternativi di spesa, dagli affitti alle auto blu.
Dopodomani, davanti alla commissione Bilancio del Senato, sfileranno i sindacati per esprimere il parere sulla manovra. Si confermerà la frattura fra Cgil da una parte e Cisl-Uil dallaltra. Il sindacato di Guglielmo Epifani ha già proclamato uno sciopero generale il 25 giugno, e per sabato 12 organizza a Roma una manifestazione del pubblico impiego. In prima fila, nella protesta, insegnanti, medici e magistrati. I giudici hanno annunciato uno sciopero per il primo luglio, ma nel frattempo attueranno altre forme di protesta. LAssociazione nazionale magistrati, il sindacato delle toghe, parla di scioperi a difesa dellequità. Ma deve far fronte a un fuoco di fila di contestazioni. Per il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, si tratta di uno sciopero politico e dunque lAnm «vada a manifestare insieme alla Cgil». Gli avvocati denunciano la «natura corporativa» dello sciopero, a difesa di «privilegi economici». Ancora più grave, secondo lunione delle camere penali - è il preannuncio di scioperi bianchi, diretti a «realizzare il sogno inconfessabile: farla da padrone negli uffici giudiziari, annientando il diritto di difesa dei cittadini». Se i magistrati vogliono davvero il bene dei cittadini come dicono, afferma il Codacons, «facciano la loro lotta lavorando di più».
Lestate «calda» incomincia proprio oggi, con la protesta, in piazza Navona a Roma, contro i tagli alla cultura, promossa dal «Movimento di emergenza» che raggruppa tutte le sigle sindacali di spettacolo e cultura.
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