Cronaca locale

Doppia «Passione» con la Verdi e Anima Eterna

La settimana di Pasqua è da sempre sensibile all’offerta di musica classica. E anche questo 2009 risponde egregiamente alle aspettative, col rischio di inevitabili sovrapposizioni. E’ il caso del doppio concerto di oggi: in Auditorium Cariplo (largo Mahler, ore 19.30), dove l’Orchestra Verdi propone il tradizionale incontro con Johann Sebastian Bach e la «Passione secondo Matteo», e alla Basilica di Santa Maria della Passione (via conservatorio 16, ore 21), con «Le sette ultime parole di Cristo sulla croce» di Franz Friedrich Haydn, a cura dell’Associazione La Cappella Musicale, appuntamento d’esordio della rassegna «Due organi in concerto», giunta alla decima edizione. Cominciamo con la Verdi e diciamo subito che, almeno in questo caso, gli appassionati potranno fare a meno del dono dell’ubiquità, poichè la «Passione» sarà replicata venerdì alla stessa ora. «Passione», dicevamo, rigorosamente «targata» Bach, nella versione «secondo Matteo» (l’anno scorso venne eseguita quella «secondo Giovanni»). Un’opera completa e complessa del genio protestante di Eisenach (che ha scritto cinque passioni, ma a noi ne sono giunte solo due): composizione per voci soliste, doppio coro e orchestra, su libretto del poeta, anch’esso tedesco, Picander (pseudonimo di Christian Friedrich Henrici), è la trasposizione musicale dei capitoli 26 e 27 del Vangelo di Matteo, inframezzata da corali e arie. Così, sotto la direzione del milanese Ruben Jais, da pochi giorni sia direttore artistico sia residente della Verdi, sul palco dell’Auditorium ascolteremo, oltre al Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretto da Erina Gambarini, anche il Coro di voci bianche del Teatro alla Scala e del Conservatorio. L’imponenza dell’organico vocale e strumentale - tre cori, sei cantanti solisti e doppia orchestra - si sposa perfettamente a una partitura di grande respiro musicale, che affronta alcune chiavi di volta del Cristianesimo: dall’ultima cena alla crocifissione e sepoltura di Gesù.
E veniamo al secondo appuntamento, questo solo stasera, con «Le sette ultime parole di Cristo sulla croce» dell’austriaco Haydn, ambientata nella cornice ideale della Basilica di Santa Maria della Passione, autentico scrigno del tardo Rinascimento milanese. Il concerto vedrà il debutto in Italia dell’orchestra belga Anima Eterna, sotto la direzione del fondatore Jos van Immerseel.

Nata nel 1987, ormai solidamente affermata a livello internazionale, si è evoluta da piccolo complesso barocco a grande orchestra sinfonica ed è attualmente l’ensemble musicale residente del Concertgebouw di Bruges.

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