Droga low-cost: sequestri a Ciampino e Civitavecchia

Anche la cocaina viaggia low-cost. Cambiano le rotte del narcotraffico «tradizionale». O meglio s’adeguano. Non più scali diretti dai Paesi produttori (Asia, Centro e Sud America), ma tragitti «spezzati». Prima la tappa in un Paese europeo, poi il viaggio verso l’Italia, meglio se con destinazione la pista di un aeroporto secondario e, magari, nelle belle speranze dei narcos dei cieli, meno «blindato». Il quantitativo di droga sequestrato dalle fiamme gialle del comando regionale nel 2006 è quantuplicato rispetto all’anno precedente: 4.200 chili fra polvere bianca, brown-sugar, hashish ed erba, ma anche khat e allucinogeni «filtrati» dalla rete dei berretti verdi alle frontiere della regione, anziché i 980 bloccati nel 2005. Non a caso, come spiega il generale Daniele Caprino, comandante per il Lazio, tracciando un bilancio dell’anno appena trascorso, «si sono aperti due nuovi fronti del traffico internazionale di stupefacenti: l’aeroporto di Ciampino e il porto di Civitavecchia. Segno che i movimenti dei “corrieri” si plasmano anche sui nuovi canali e su una naggiore flessibilità e apertura del sistema dei trasporti». Insomma, per mettere le mani su narcotrafficanti più moderni non è più sufficiente controllare i passeggeri dei voli considerati «a rischio», vedi Colombia, Bolivia e Perù. Anzi. È anche bene guardare alle vie del mare. Una volta era la staffetta di gommoni e velieri che passato lo stretto di Gibilterra, toccate le coste spagnole, sfidando la guardia civil, muovevano alla volta dei lidi romani col loro carico di «roba». Poco prima di Natale ecco, invece, che la plancia di una bananiera nordafricana approdata a Civitavecchia nasconde oltre due tonnellate di hashish della migliore qualità. Sono le nuove linee, quelle appena inaugurate da Tunisi e Barcellona, a mostrare un nuovo potenziale da sfruttare per narcos & Co. «Il polo mercantile e crocieristico - afferma il colonnello Giuseppe Zafarana, comandante provinciale - offre possibilità di business che difficilmente chi ha interessi anche malavitosi si lascia sfuggire. Diverse le operazioni, comunque, che continuano a essere condotte anche a Fiumicino, al Leonardo da Vinci, dove i nostri uomini sono sempre alla prese con “corrieri” che le tentano davvero tutte per passare indenni i controlli».
Non solo droga nella bilancia della Finanza per il 2006. In aumento le frodi comunitarie: 150 le violazioni scoperte, per un totale di 19 milioni di euro di aiuti comunitari percepiti illegalmente, «grazie al classico sistema degli amici degli amici - sottolinea il generale Caprino - che consente di accedere ai fondi».
Un duro colpo è stato inferto anche al crimine organizzato, riconducibile al riciclaggio e all’usura: 140 beni immobili e mobili, per un valore di 25 milioni di euro. In particolare, la lotta allo strozzinaggio ha consentito il sequestro di 320mila euro e la denuncia di 21 persone, 11 delle quali arrestate. È raddoppiato rispetto al 2005 il numero di articoli di abbigliamento con griffe contraffatte sequestrati: 4 milioni di borse, calzature, occhiali. Sono stati invece 820mila i cd e dvd recuperati dal mercato del falso.

Poco meno di 900 sono stati, invece, i contribuenti del tutto o quasi del tutto sconosciuti al fisco individuati, il 10 per cento del totale nazionale. Controlli a tappeto, infine, sulla regolare emissione di ricevute e scontrini fiscali: oltre 60.400 sono stati gli accertamenti, con un rialzo delle irregolarità di 10.474 unità. alemarani@tiscali.it

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