Michele Perla
Cani pericolosi che continuano impunemente a mietere vittime, azzannando persone e in unoccasione facendo scempio di cagnolini. Cinque pastori tedeschi che vivono in una piccola azienda ad Ospiate, frazione di Bollate, ma che appena qualcuno dimentica aperto il cancello, escono e si trasformano in una minaccia per i residenti, che inutilmente chiedono alle autorità provvedimenti di tutela. Due giorni fa a pagarne le conseguenze sono state una donna di 33 anni residente a Paderno Dugnano e un giovane di 30 anni abitante a Cormano. I due, per lavoro si erano recati nella ditta senza dare peso ai cinque pastori tedeschi in cortile.
I cani hanno aggredito i nuovi arrivati. A subire le conseguenze più pesanti è stata la donna che ha riportato profonde lesioni al braccio e alle gambe, mentre lamico se lè cavata con ferite al braccio. Sul posto, mentre i padroni riportavano gli animali alla calma, è intervenuta unambulanza del 118 che ha portato i due feriti a Niguarda.
Lo scorso anno, in aprile, ferite ben più gravi le riportò una coppia di coniugi di mezza età, che una domenica si era recata a far visita ai titolari della ditta. I cani si avventarono contro marito e moglie ed entrambi finirono al pronto soccorso. In unaltra occasione invece i cinque pastori tedeschi, usciti dal cortile industriale dove vivono, riuscirono a raggiungere piazza Indipendenza dove tentarono di aggredire un bambino.
Ma lepisodio più grave porta la data del gennaio 2005. Tre dei cinque esemplari avevano approfittato del cancello della ditta lasciato semiaperto per uscire in strada. Proprio in quel momento passava una signora di 43 anni che stava portando a spasso il suo bastardino. Per sottrarsi alle loro zanne dovette mollare lanimale che venne poi sbranato. Lei riuscì a cavarsela grazie al provvidenziale passaggio di unutilitaria con a bordo una ragazza.
«I proprietari dei cani prestano la massima attenzione a tenere chiusi gli animali dice la gente del quartiere -. Purtroppo gli incidenti, nonostante le precauzioni, continuano a verificarsi. Abbiamo paura tutti e temiamo che prima o poi possa accadere qualche disgrazia».
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