Due monologhi ricordano i miti di «Eco» e «Narciso»

Due monologhi ricordano i miti di «Eco» e «Narciso»

Prosegue con Eco e Narciso (dal 9 al 16 marzo, Teatro Due, vicolo dei due Macelli) «Mitoi», la rassegna tutta al femminile dedicata al mito greco da un’idea e per la regia di Maddalena Fallucchi. Protagonisti di questa seconda settimana Betta Cianchini in Di Eco in Eco di Valeria Moretti e Roberto Bisacco in Bello e impossibile di Antonia Brancati. Eco era una ninfa dalla parola affascinante, ma fu da Hera dannata a ripetere le ultime sillabe delle domande che le venivano rivolte. Si innamorò di Narciso ma lui si stufò presto della sua voce che lo seguiva dappertutto e sapeva solo ricantargli le sue stesse parole. Narciso era un giovane di straordinaria bellezza. Tiresia profetizzò che Narciso avrebbe raggiunto un’età assai avanzata, a condizione, però, che non vedesse mai il proprio volto.

Nemesi (dea della giustizia riparatrice) punì l’inavvicinabile giovane inducendolo a rinfrescarsi in una limpida fonte dopo una battuta di caccia; egli si innamorò della propria immagine riflessa, e non riuscendo mai a raggiungerla si lasciò morire.

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