Non bastavano le vignette che ritraevano il ministro Giorgia Meloni mezza nuda e nelle vesti di un topo di fogna, che hanno scandalizzato tutto il Parlamento dal Pd in poi. Non bastavano neppure i fumetti sul suo sito che ritraggono i vari potenti, dal «Papa Nazingher» a Berlusconi, da Tzipi Livni al sindaco Alemanno, in un tripudio rivoltante di deiezioni, orge, feticismi e situazioni disgustose. No, ad Alessio Spataro, 32enne vignettista catanese da tempo collaboratore del Manifesto, di Liberazione e di Internazionale, serviva un libro su Berlusconi per entrare con la grancassa nel Pantheon degli antagonisti senza ritegno. Detto, fatto. Per leditrice Castelvecchi esce l«irriverente» «Berlus-coiti: del maiale non si butta via niente». Sottotitolo: «Dalla politica del fare alla politica del farsele, il volto segreto di un premier affamato».
La presentazione parla di «episodi esilaranti e disgustosi», di «consueta cattiveria». Le anticipazioni mostrano alcune vignette sullo stile vauresco, ma senza lironia del disegnatore di Pistoia. Per dare unidea della grevità dello «humour» del disegnatore, basti una carrellata sui capolavori degli scorsi anni, presenti sul sito: in una Berlusconi in perizoma ricorda che Eluana Englaro (la giovane in coma morta a febbraio) può avere dei figli e mette in guardia «nonno» Beppino. Elegante, rispettosa del dolore, non cè che dire. Sarà satira, sicuro. Come quella del Papa mummificato che chiama Giuliano Ferrara a leccargli i piedi, o spalma di Nutella delle ostie consacrate per farle usare al premier nei suoi giochi erotici. Questo è il livello di Alessio Spataro.
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