Duecento disegni in mostra per aiutare i bambini indiani

Le opere, raccolte dal Cini, testimoniano le storie dei piccoli di Calcutta e si possono acquistare

Sono circa centomila i bimbi indiani costretti a vivere per strada, perché scappati di casa o vittime di situazioni familiari difficili. A loro è dedicata l'attività del Cini - Child in need institute - fondato a Calcutta nel 1974.
La loro vita, le loro storie sono arrivate a Milano, testimoniate attraverso 200 disegni in mostra nella libreria Rizzoli della Galleria Vittorio Emanuele fino al prossimo 4 novembre. L'esposizione - durante la quale sarà possibile acquistare le piccole opere e dare così un contributo all'associazione - rappresenta un ponte ideale fra Italia e India, uno strumento per entrare in contatto con questi bambini, sfortunati protagonisti di storie di violenza, abuso, abbandono e sfruttamento. «Circa due mesi fa - racconta il presidente di Cini Italia, Ileana Riggio - 200 bimbi fra 5 e 12 anni sono stati radunati a Calcutta. Hanno ricevuto fogli e matite per disegnare, strumenti che molti di loro non avevano ancora mai visto. Così hanno potuto raccontare le loro storie». Che, a dispetto della difficile realtà vissuta quotidianamente, sono rappresentate in modo allegro, colorato, spensierato. «Dopo aver disegnato - continua - i piccoli hanno raccontato le loro esperienze ai responsabili del Cini. Le storie sono state tradotte in italiano e trascritte sul retro delle opere in mostra. Portare questi disegni a Milano significa, anche se in modo ideale, portare qui i piccoli autori». L'evento offre un'altra opportunità: adottare uno di questi bimbi a distanza. «Sono sufficienti 120 euro in due anni - prosegue la Riggio -.

È una somma che basta ad allontanarli dalla strada e a farli studiare. La nostra associazione opera a diretto contatto con la realtà di questi bambini. Senza sradicarli dalle proprie famiglie, ma offrendo loro servizi territoriali indispensabili per la loro sopravvivenza».

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