E adesso il conto lo fa direttamente il carrello

I supermercati Intermarché rappresentano uno dei casi di successo dell’approccio Ibm al mondo della distribuzione. Intermarché, con 2mila punti vendita, è la principale catena di supermercati del gruppo Les Mousquetaires. Fondata nel 1969, è la stata la prima catena operante del gruppo Les Mousquetaires, oggi conta 3mila punti tra Francia ed Europa e impiega 132mila dipendenti. I magazzini Intermarché, in genere di medio-piccole dimensioni (2.000-2.500 metri quadrati) vendono prevalentemente prodotti alimentari. In Italia Intremarché era presente con sei punti vendita fino al 2002, poi ceduti alla catena Gs.
Nel giugno del 2008 Intermarché ha installato, primo caso in Europa, nell’ipermercato di 6.000 metri quadrati di Rennes Long Champs (Francia) 32 trolley Self check-out, ossia una nuova generazione di casse automatiche con carrelli al posto del nastro trasportatore. Nel centro, su 50 casse ben 40 sono automatiche. La soluzione, sviluppata da Ibm e Stime (la società It del gruppo Intermarché/Mousquetaire), prevede la presenza di due bilance di controllo poste sul pavimento a fianco della cassa, che rappresentano le postazioni del carrello. Dopo lo shopping, il consumatore arriva alla cassa, dove una delle due postazioni è già occupata da un carrello libero, e pone il carrello pieno sulla postazione libera. Il consumatore preleva i prodotti uno a uno dal carrello pieno, lo passa allo scanner e lo ripone nel carrello libero a fianco. Riempiendo il carrello libero, il cliente lascia vuoto il carrello che aveva usato per gli acquisti, pronto per il cliente successivo. Il pagamento si effettua con la carta di credito. Dopo aver pagato il consumatore si allontana col carrello pieno. Non ci sono pericoli di furto perché ogni articolo prelevato dal primo carrello viene pesato dalla prima e dalla seconda bilancia, poste sotto i carrelli: un prodotto non scansionato provoca un disallineamento di peso che blocca il sistema. Il consumatore viene seguito con istruzioni vocali e video e, comunque, c’è sempre un operatore a disposizione in caso di difficoltà. In questo modo la fase di checkout non solo è più semplice e veloce (riduzione del 30% del tempo rispetto alla cassa tradizionale) - il prodotto viene preso in mano una sola volta - ma richiede anche meno spazio fisico, visto che viene abolito il nastro.
Questo rende possibile un’implementazione del trolley Sco Ibm anche in piccoli punti vendita. I consumatori hanno gradito la novità, infatti nei primi tre mesi dall’installazione, ben il 65% ha utilizzato il sistema, senza pubblicità o sconti incentivanti. Una scelta derivante anche dalla sensazione di avere un maggior controllo sui prezzi.

Dal punto di vista del business le frodi al passaggio in cassa si sono ridotte del 50% e il fatturato è cresciuto del 25% (dicembre 2008 su dicembre 2007). Il personale viene riallocato all’assistenza, in modo da rendere il lavoro meno alienante e ripetitivo.

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