Cronaca locale

Adesso il Pd vuol "educare" i milanesi anche a correre

Adesso il Pd vuol "educare" i milanesi anche a correre

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Adesso il Pd vuol "educare" i milanesi anche a correre

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Simonetta D'Amico è consigliera comunale del Pd e domenica ha corso la Stramilano. Non la 10 km ma la «mezza» da 21km e 95 metri riservata ad atleti ed amatori allenati. Quindi complimenti. E la Stramilano è diventata l'oggetto del suo intervento in Consiglio. Il tema è antico e riguarda la complicatissima convivenza tra le manifestazioni podistiche in città e chi invece non corre e la domenica non vorrebbe l'impiccio di transenne e vigili a bloccare strade e incroci. Non se ne esce. È sempre stata una «guerra» con tanto di liti e insulti, automobilisti imbufaliti che suonano i clacson, podisti che replicano, scene che si ripetono identiche ogni anno. Ci sono state anche domenica e ci saranno anche il 7 aprile quando si correrà la maratona: 42 km e 195 metri. Ma poco importa. La consigliera del Pd chiede al «suo» sindaco un gesto di coraggio e quindi «un blocco stradale totale» così come, secondo lei, accade a Londra e New York che però il traffico non lo bloccano ma si limitano a non farlo intrecciare con il percorso di gara. In 50 anni di Stramilano e in 20 di maratona il blocco non c'è mai stato perchè da Aniasi a Tognoli da Formentini ad Albertini alla Moratti nessuno ha mai avuto il coraggio di farlo. E Sala non farà eccezione quindi la D'amico dovrà farsene una ragione, nonostante i 62mila runner di domenica siano il più bell'esempio di città sostenibile e festosa. Ma forse è giusto così perché, a fronte dei tanti che corrono ce ne sono altrettanti (di più) che non lo fanno e, anche se non sanno cosa si perdono, non hanno nessuna voglia di farlo. «Andrebbero educati...» si è lasciata scappare la consigliera Pd...

Ma questo è il solito vizietto della sinistra che appena può sale in cattedra a dare lezioni.

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