E gli assessori si autotassano: «Pronte le taglie sui rapinatori»

Milano«Quando ero bambino, i ladri di galline li cacciavamo a legnate». Poi il tempo passa, crescono i ladri e cresce pure Flavio Tremolada. Lui, leghista da quel giorno, è assessore alla Sicurezza nel Comune di Lesmo. Piena Brianza, triangolo d’oro tra Arcore e Biassono, Triuggio e Macherio. Ville e imprese, sindaco del Carroccio e «Va’ pensiero» sulle linee telefoniche del Comune, e un boom inatteso di microcriminalità. «Puro Lega al cento per cento», dice Tremolada di sé. E vuoi che uno così non si inventi la sua battaglia per la sicurezza? Ovvio che sì. Eccolo, Tremolada. «Ho deciso di sottoporre ai componenti leghisti della giunta comunale (sindaco e assessore alle Politiche sociali, ndr) l’ipotesi di istituire, autotassandoci e costituendo un fondo, una taglia sui rapinatori che stanno terrorizzando la nostra comunità». Una boutade tardo-elettorale? «Macché, i soldi li metteremo a disposizione davvero». Di tasca loro, perché il bilancio è quello che è.
Settemila abitanti, cittadina ricca, pattuglie dei vigili, carabinieri e telecamere. Ma non basta. Denuncia Tremolada che i malviventi dilagano. Rapine in villa, nelle tabaccherie, in farmacia. «Finora c’è stato troppo lassismo, sia da parte dei cittadini sia soprattutto della giustizia», sbotta l’assessore. Ovvero, «se li prendiamo, e sono stranieri, zingari e rom, poi li fanno uscire. E si comincia daccapo. In Italia non c’è la certezza della pena!». E sì che le forze dell’ordine non mancano. «Però se neanche il deterrente delle gazzelle li ferma, cos’altro possiamo fare?». Così, l’idea delle taglie. «Non chiedo ai lesmesi di andare in giro con la pistola, ma solo di avere più coraggio quando assistono a un reato. Ci diano un’indicazione, un numero di targa, ci aiutino in maniera concreta a individuare i criminali». Pagheranno, i due assessori e il sindaco? «Certo, siamo gente concreta noi!». Anche se poi lo stipendio di Tremolada è di 800 euro al mese, non proprio un capitale.

«Ma è un segnale, non vogliamo delegare la sicurezza ai lesmesi, ma cerchiamo di svegliare le loro coscienze». Anche in cambio di una taglia. E se qualcuno protesta, se qualcuno dice che dove inizia la trincea finisce lo Stato? «Non mi interessa, si parla tanto di federalismo e io penso ai miei cittadini».

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