E per le bambine ecco le principesse del Disney show

Un castello di tre piani, capace con un tocco di bacchetta e un «bibidi bobibi bù», di trasformarsi per ospitare sette differenti principesse e altrettante storie. È una scenografia spettacolare a fare da sfondo allo show «Disney on Ice Principesse», che, dal 25 al 29 marzo porterà al Palalottomatica e sul ghiaccio, per la prima volta insieme, le eroine più amate dei film disneyani, dalle «storiche» Biancaneve, Cenerentola e Aurora de «La Bella Addormentata nel bosco» a Belle e Ariel, dall’esotica Jasmine alla femminista Mulan, senza dimenticare l’«incursione» della fatina Trilli, nata inizialmente come «spalla» di Peter Pan e da poco divenuta protagonista indiscussa del suo primo film animato.
Un percorso nella storia Disney, ma, soprattutto, nell’immaginario di più generazioni di bambine, che si rivela anche un viaggio intorno al mondo, dall’oriente di Jasmine alla Cina di Mulan, senza dimenticare i fondali marini di Ariel. Trait d’union è il romanticismo, in un susseguirsi delle scene più belle dei noti lungometraggi, con i topini amici di Cenerentola che le preparano il vestito per il ballo, poi strappato dalle sorellastre, i nani che aiutano Biancaneve e le scene finali delle fiabe, in cui l’amore trionfa e principi e principesse vivono «felici e contenti».
«Le star dello spettacolo sono le emozioni - spiega il regista Jerry Bilik -. Dal divertimento all’eccitazione fino all’amore romantico e alla gioia, portiamo in scena i magici sentimenti di queste storie memorabili».
A far battere il cuore saranno pure le performance di pattinaggio, con un cast di quaranta professionisti diretti dai coreografi Tom Dickson e Catarina Lindgren, ex-pattinatrice olimpionica, in splendide esibizioni sincronizzate con figure veloci e complesse, ovviamente anche in coppia, sulle note di classiche hit disneyane, come «So chi sei» da «La Bella Addormentata nel Bosco» e «Il mondo è mio» di «Alladin».


Tutto reso ancora più prezioso da effetti speciali, una sofisticata illuminazione che «gioca» con il castello, cambiandone magicamente le atmosfere, e costumi brillanti, in tessuti tecnologici, paillettes e materiali inusitati per uno show, come quelli usati per abiti ecclesiastici. Nulla è «troppo» in amore. D’altronde, «i sogni sono desideri». E, a volte, spettacoli.

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