E Boeri lo sconfitto sfida Berlusconi al telequiz

Prima o poi ci dovevano arrivare. Dopo la campagna elettorale funebre scelta dal segretario Bersani, il Pd fa un altro passo verso l'autocommiserazione proponendo il «telequiz anti Cav». Che, per restare in mood con il partito più avvilito dell'arco costituzionale, potrebbe interpretare a suo modo lo slogan di Mike Bongiorno con un bel «Mestizia!» invece del tradizionale «Allegria!».
La malsana idea è venuta a quel vulcano di trovate di Stefano Boeri, capolista democratico alle Comunali di Milano. In un messaggio video su youtube, Boeri non trova di meglio da fare che «sfidare» a singolar tenzone il suo «corrispettivo» nel centrodestra, ovvero il premier Silvio Berlusconi, capolista Pdl. Non resta che scegliere l'arma del duello. Il curriculum? Mmm, no, uno è stato tre volte presidente del Consiglio, l'altro è riuscito a perdere pure le primarie contro Pisapia: confronto impari e quasi imbarazzante. E allora? Allora ci si sfida come l'Uomo Gatto e Fragolone a «Sarabanda»: «Si dice, gentile Presidente - dice l'architetto nel suo intervento in Rete - che Lei si sia candidato capolista solo per aiutare la Moratti e che subito dopo le elezioni se ne scapperà a Roma. Si dice che della Milano di oggi, dei suoi problemi lei ne sappia ben poco. Ecco, io vorrei sfidarla sul suo terreno preferito: un telequiz che permetta agli spettatori di capire chi tra i due capolista dei partiti principali (Pd e Pdl) conosce meglio la città e sa come risolverne i problemi. A lei la scelta della rete televisiva e della data; vanno bene anche i lunedì. Aspetto una sua disponibilità e conto sul suo coraggio».

Colpo di scena, amici, Boeri gioca il fil rouge come a «Giochi senza frontiere». Il montepremi? Un milione in lingotti di voti. Perché giusto ad un telequiz Boeri può pensare di uscire vincitore da qualche competizione...