RomaAmmessi: cani, gatti, conigli, furetti. Servizi: ciotole per cibo e acqua, tappetini, dog sitter. Molti alberghi italiani si stanno attrezzando per ospitare gli animali in vacanza. Per ogni hotel sono inseriti gli optional, i prezzi, le agevolazioni. Tutto in 336 pagine: una guida per chi vuole portare al mare o in montagna il proprio animale, in cui vengono indicate le strutture più attrezzate, diventate ormai 5mila in tutto il Paese, con tariffe speciali che variano dai 4 ai 15 euro. La «Michelin» di cani e gatti sarà presto nelle librerie, patrocinio del ministero del Turismo. Contemporaneamente partirà uno spot istituzionale, in formato cartone animato, che incentiverà gli italiani a portare con sè il proprio amico durante le ferie, grazie al lunghissimo elenco degli alberghi, che, per chi naviga su Internet, si possono trovare al sito www.turistia4zampe.it. E la campagna «turisti a quattro zampe», questestate al secondo anno di vita, presentata dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti alla casa del jazz di Roma. Spot e guida, ha spiegato il ministro, sono stati pensati «per sensibilizzare lopinione pubblica e creare una nuova cultura di amore e rispetto nei confronti degli animali». La guida (9 euro, distribuzione Mondadori) è quindi «un servizio al turista, un modo per potergli permettere di organizzare e pianificare la propria vacanza, e allo stesso tempo valorizza le imprese ricettive italiane che si sono attrezzate per accogliere gli animali». Sul sito «un esercizio che vuole aderire può registrarsi e inserirsi». In questo modo il data- base delle pensioni per animali può ulteriormente espandersi nel corso dellestate.
Lei cifre sui casi riscontrati di maltrattamento sono ancora molto alte: «Ogni anno vengono abbandonati 135mila animali». La stragrande maggioranza degli italiani li ama, una famiglia su tre ha un cane o un gatto in casa, «ma cè una piccola percentuale che, per cattiveria o per divertimento, li maltratta». Lobbiettivo è quello di creare in Italia una cultura animal friendly, perché amore per gli animali significa anche salvaguardare limmagine del nostro Paese. Ci sono casi, di cui il ministero è venuto a conoscenza, in cui gli stranieri hanno protestato dopo aver visto alcune situazioni di difficoltà e maltrattamento, «come due turiste francesi - racconta Michela Brambilla - che sbarcate su unisola italiana hanno visto cani denutriti e in una situazione di abbandono. Tornate nel loro Paese hanno fatto circolare una mail su Internet in cui scrivono che non torneranno mai più in Italia, e che non compreranno mai più prodotti italiani».
Il «livello di civiltà di un Paese - ha aggiunto Bonaiuti - si misura anche dal rispetto che si ha per gli animali.
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