Rischia di perdere luso di una mano un ventitreenne di Villa San Giovanni, in provincia di Viterbo, per colpa di un petardo esploso fra le sue dita prima del tempo. Il ragazzo, soccorso da unambulanza del 118, è stato trasportato allospedale di Belcolle dove i medici lo hanno sottoposto a un primo delicato intervento chirurgico nel disperato tentativo di salvargli larto. Ma le sue condizioni restano difficili. Mentre i sanitari dellospedale «San Paolo» di Civitavecchia hanno già amputato tre dita della mano destra a un altro giovane, rimasto ferito al termine di una festa allalba di ieri nella zona industriale della città portuale. Il ragazzo è stato quindi trasferito in un nosocomio romano dove specialisti cercheranno di adeguare una protesi. I carabinieri indagano per capire che cosa esattamente il ventitreenne abbia acceso: se un semplice petardo o «fischione» illegale e malfunzionante, oppure una più pericolosa bomba-carta artigianale, di quelle che questanno sono state ribattezzate «testate di Zidane». I fuochi erano stati comprati e distribuiti durante la serata dal gruppo di amici che si erano dati appuntamento in unabitazione privata per brindare al 2007. Poi il triste epilogo, al momento di esplodere gli ultimi «colpi» rimasti.
Una ventina i feriti per i «botti» di Capodanno nella notte di San Silvestro a Roma. Il più grave, di Primavalle, è stato dimesso con una prognosi di quaranta giorni. Gli altri se la sono cavata con tanta paura e ustioni non importanti medicate nelle sale di pronto soccorso. Qualche ferito lieve anche a Latina (tre persone sono finite al «Santa Maria Goretti» ma subito dimesse con prognosi tra i sette e i dieci giorni) e in provincia di Rieti e Frosinone. Qui il finimondo è scoppiato, piuttosto, allinterno di un ristorante, il «Trestelle» di Tecchiena, ai confini con il paesino di Alatri. Animi infuocati dallalcol, atmosfera su di giri, più che il Capodanno sono finite in scena «botte da orbi» degne dei migliori western casarecci alla Bud Spencer. Per dividere gruppi di commensali che hanno cominciato a darsela di santa ragione, sono dovuti intervenire carabinieri e polizia. E per poco il locale non è stato completamente distrutto. Sanguinanti e tumefatte, tre persone sono state caricate dagli infermieri del 118 e portate negli ospedali «San Benedetto di Alatri e «Umberto I» di Frosinone. Ossa rotte e trauma cranico, ne avranno per parecchi giorni. Altrettanti giovani sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Un botto, infine, ha causato lincendio della travatura in legno di un tetto in ristrutturazione nel centro storico di Bolsena (Viterbo). Mentre un «soffione» lanciato verso lalto pochi minuti dopo la mezzanotte ha incendiato una loggia in legno di una casa, per fortuna, disabitata a Fabrica di Roma.
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