da Genova
Aveva detto che sarebbe andato a vedere solo il Monza del suo amico Dario Marcolin, ma alla fine non è riuscito a resistere alla tentazione di tornare nel suo vecchio Ferraris. Accoglienza freddina, in verità, per Roberto Mancini che il giorno del suo addio alla Samp aveva spaccato la Gradinata Sud in manciniani e mantovaniani: qualche applauso dalla tribuna e molti autografi, ma in pochi dagli spalti caldi si sono accorti di quel numero dieci entrato nella storia della Samp e ora in cerca di panchina. Comunque per il Bimbo doro è stato un po come tornare a casa: al suo fianco lex direttore sportivo blucerchiato Domenico Arnuzzo, davanti a lui il procuratore Giorgio De Giorgis. Poi strette di mano e sorrisi. A pochi passi anche la fidanzata di Antonio Cassano, la pallanuotista Carolina Marcialis. E alla fine le prime parole di Mancini sono state proprio per il fantasista di Barivecchia: «Quando ha il pallone tra i piedi è incontenibile». Forse lex tecnico dellInter si è un po rivisto nel genio ribelle che ora trascina la formazione di Walter Mazzarri.
Del resto la reciproca stima è cosa nota, basti ricordare che lo scorso anno nel match di ritorno con i nerazzurri Cassano aveva detto a Mancini: «Speriamo di rivederci presto». Il primo incontro è stato ieri ma lattaccante allepoca non pensava ad un Mancini spettatore. Spettatore deccezione per carità, ma sempre spettatore.
SEGUE A PAGINA 32
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.