Milano - Il tormentone va avanti da qualche giorno. Ma Carla Bruni arriva o non arriva? Come è immaginabile il tam tam sul personaggio più gossipato (e gossiparo) degli ultimi tempi era sulla bocca dei cronisti di moda, in giro per le sfilate milanesi dedicate all’ abbigliamento maschile, tutti pronti a cogliere al volo lo scoop degli scoop. Attesa è attesa. Nel nuovo show room a Milano di Boglioli, il marchio preferito da Sarkozy, sono trepidanti. Perché di certo si sa che la ex top model è in Italia da ieri.
Facile dunque che possa essere presente oggi da Boglioli dove ieri in serata, c' è stato il grande evento di inaugurazione del nuovo spazio, dodici vetrine tra via Tiraboschi e via Pierlombardo, allestito come un cantiere-museo dove erano in bella mostra le mitiche giacche che hanno cambiato, o addirittura rivoluzionato, il men’s wear in Italia. Giacche, non a caso, scelte da Juan Carlos, Bill Clinton, Briatore, Mancini e i Rolling Stones.
Certo il testimonial dei testimonial è Sarkò, diventato un fedelissimo della giacca destrutturata, lavata e tinta in capo nella fabbrica di Gambara nella bassa bresciana. Alla Boglioli, di lui (e di lei) sanno parecchio. Sanno che la storia (e pensare che il titolo della loro serata-evento è proprio «Ogni inizio ha una lunga storia», ça va sans dire) è cominciata ben prima di quando s'è voluta far sapere. Che da tempo una macchina, dall'Eliseo, partiva ogni giorno con fiori e cioccolata, direzione casa Bruni.
Una passionaccia, quella della cioccolata che li accomuna: esclusivamente cioccolato italiano Pisa Amedei, il migliore al mondo, fondente e extrafondente.
Prima di Natale «le President» si è fatto confezionare tre giacche Boglioli in cashmere (c'è anche per lei, un 40 stretto della linea Boglioli donna, Le Marais) non modello sposo ma linea da tutti i giorni. Chissà, forse quella giusta ce l'ha già nell'armadio.
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