E a Ostia i teppisti lanciano una molotov contro i carabinieri

Stefano Vladovich

Bombe carta, razzi, bengala colorati e bottiglie molotov contro una «gazzella» dei carabinieri. A Ostia la vittoria sulla Germania è stata festeggiata così, con un vero e proprio attentato a 4 uomini dell’Arma. Un episodio di teppismo che solo per un soffio non si è trasformato in tragedia. La bomba incendiaria, difatti, non era stata preparata a dovere e, nell’impatto contro i finestrini, non è esplosa. Il gruppetto di criminali camuffato da tifosi se l’è data a gambe levate nascondendosi fra centinaia di persone. Il fatto è successo in piazza dei Ravennati, alle 4 di ieri quando ormai i festeggiamenti del dopo partita erano quasi terminati. Per tutta la sera la cittadina balneare è stata letteralmente invasa da migliaia di persone uscite in strada «armate» di bandiere, trombe ad aria compressa e, in qualche caso, di grossi petardi. E come previsto per alcuni è stata l’occasione per attaccare gli uomini delle forze dell’ordine. Come accaduto venerdì, dopo il match della nazionale azzurra contro l’Ucraina, quando un gruppo di sei giovanissimi (cinque minorenni) ha lanciato bottiglie vuote contro i vigili urbani in servizio sempre in piazzale dei Ravennati, al Pontile.
Il racconto di Claudio Valente, dirigente sindacale del Sulpm (il Sindacato unitario lavoratori di polizia municipale) del XIII: «Erano le 23.30 quando diversi ragazzi, da più parti, hanno cominciato a lanciare oggetti verso i colleghi indifesi che hanno tentato disperatamente la fuga. Raggiunti, sono stati aggrediti e malmenati con calci, pugni e bottiglie. Quattro i mezzi di servizio presi a bottigliate. In particolare, un agente isolato dalla folla è stato malmenato. Soccorso da un’altra pattuglia, questa a sua volta è stata circondata. Il gruppetto ha tentato di bloccarla ed estrarre gli occupanti che, fortunatamente, sono riusciti a fuggire». Un vero e proprio bollettino di guerra con 4 agenti feriti e 4 auto di servizio danneggiate, danni all’arredo urbano (lampioni, panchine), cassonetti piazzati in mezzo alla strada e rovesciati, segnali stradali divelti.

I 6 baby-criminali sono stati bloccati dalla polizia e, grazie alle riprese di una telecamera degli stessi poliziotti, denunciati per possesso di armi (coltelli), resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato. Occasioni giuste, queste, perché i vigili urbani della capitale scendano di nuovo sul piede di guerra contro l’amministrazione.

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