da Parma
Tardini esaurito in ogni ordine di posti (compreso il settore ospiti, che sarà però occupato dalle scolaresche invitate); magliette gialle e blu in regalo ad ogni spettatore; coreografia speciale in allestimento. Parma ci crede. Che poi ci credano anche i giocatori in maglia crociata, da una settimana in allenamento a porte chiuse e con la bocca ben cucita, è tutto da vedere, ma i tifosi stanno preparando la partita con l'Inter come meglio non possono.
Se dentro allo stadio ci saranno 25mila parmigiani (e qualche interista infiltrato) scatenati, fuori ne sono previsti diverse migliaia con bandiere e sciarpe nerazzurre in arrivo da Milano per far sentire comunque il loro sostegno agli uomini di Mancini. Il questore di Parma, però, sdrammatizza: «Sarà solo una giornata di festa assicura Gennaro Gallo e in ogni caso abbiamo predisposto tutto perché la festa non degeneri».
Intanto, a Collecchio, Manzo (proiettato sulla panchina che fino a domenica scorsa era di Cuper) ha completato la rifinitura nel più stretto riserbo. La coppia d'attacco Lucarelli-Budan è tutt'altro che scontata: visto che il croato non ha 90' nelle gambe, è possibile che il Parma cominci la partita con il solo bomber livornese, affiancato da Reginaldo, e giochi la carta Budan nella ripresa.
Poche sorprese, invece, in difesa, dove Manzo ha gli uomini contati: Coly, Couto, Paci e Castellini saranno la linea a quattro davanti alla porta. Che dovrebbe essere difesa ancora da Pavarini dopo l'ottima prestazione di Firenze. Basterà per battere l'Inter e, Catania permettendo, restare in serie A? Serve un miracolo, ma a Parma ci sperano tutti.
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