RomaMagistrati romani diligenti e stacanovisti. Con grande sorpresa e contrariamente e a tutte le aspettative, ieri pm e giudici della capitale erano regolarmente a lavoro, nei loro uffici, seduti dietro le scrivanie. E se è vero che fuori dalla città giudiziaria della capitale (dove solitamente trovare un parcheggio vuol dire vincere la lotteria, ndr) cera il deserto, lo è altrettanto che nei piani alti di piazzale Clodio cera un modesto via vai. Pur non essendo quello di tutti i giorni.
Forse, per effetto della crisi, molti pm hanno deciso di rinviare le vacanze a tempi migliori e si sono presentati in Tribunale a svolgere le attività di routine. Del resto, ieri, era una giornata lavorativa a tutti gli effetti e chi non ha avuto udienze impellenti è andato comunque in ufficio per avvantaggiarsi per gennaio. Qualcuno, più malizioso e sincero, non nasconde di aver fatto comunque capolino a Piazzale Clodio aspettandosi il «solito blitz della stampa», sempre pronta a smascherare «buoni» e «cattivi».
Sta di fatto che ieri per la «feriale», si sono tenute solo le udienze con detenuti e quelle per direttissima. Il ritmo dellattività nella cittadella giudiziaria, infatti, come ogni anno rallenta dal 23 dicembre e si ritorna alla normalità solamente l8 gennaio. Alle 14, quindi, tutte le aule sono state chiuse. Per la gioia dei poveri malcapitati che si trovano ad avere a che fare con una giustizia e con i suoi tempi lunghissimi, fatti di rinvii e udienze fissate a distanza spesso di mesi, addirittura di anni.
A loro, può comunque far piacere che i magistrati ieri sono rimasti al loro posto fino allora di pranzo, quando la maggior parte di loro è uscita per mangiare o per prendere un panino. Ma nel pomeriggio, in molti sono rientrati, per lasciare Piazzale Clodio quando era già buio.
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