Uno schema semplice, per illustrare i percorsi dei flussi di denaro tra i protagonisti dellinchiesta «Why Not». Finanziamenti che secondo il grafico consegnato al pm De Magistris dal nuovo «supertestimone», lex consigliere regionale calabrese del Psdi Giuseppe Tursi Prato, avrebbero al centro la sede regionale della Compagnia delle Opere e il suo «dominus» Antonio Saladino, in rapporti telefonici sia con il ministro della Giustizia Clemente Mastella che con il premier Romano Prodi.
Luomo, che a De Magistris ha raccontato nella sua memoria scritta le modalità operative del presunto «comitato daffari», avrebbe anche indirizzato le indagini in una nuova direzione, quella del voto di scambio. Tursi Prato parla dei rapporti strettissimi tra Saladino e i due big politici, racconta di una telefonata tra il referente calabrese della CdO e il Professore bolognese risalente al periodo precedente alle ultime elezioni politiche, nella quale Saladino avrebbe promesso a Prodi di «mettersi a sua disposizione per procurargli dei voti, come effettivamente fece». Tornando ai flussi finanziari, il 54enne superteste ha disegnato in uno schema le «strade» e i gruppi interessati dagli scambi di denaro. Ovviamente è una versione che lo stesso De Magistris sta ancora valutando, per accertarne lattendibilità, posto che parte delle transazioni indicate da Tursi Prato troverebbero conferma in alcune intercettazioni. Proprio per questo ieri pomeriggio lex consigliere regionale, attualmente in carcere a Vibo Valentia per concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione, avrebbe dovuto presentarsi a Catanzaro per mettere a verbale la conferma di quanto dichiarato nel suo memoriale. Ma lavocazione del fascicolo, destinato al tribunale dei ministri, ha «congelato» le dichiarazioni del presunto supertestimone.
Ma chi cè negli «insiemi» disegnati da Tursi Prato nel suo schema? Detto del ruolo centrale di Saladino e della «sua» CdO, conquista uno spazio tutto per sé Romano Prodi, ma nelle passate vesti di presidente della Commissione europea. La politica, invece, fa gruppo a parte. Cè lUdeur di Mastella, ma anche i Ds e la Margherita, i Socialisti e i Verdi, Forza Italia, lUdc e Alleanza nazionale. Cè un «fumetto» dedicato al ministero dellIndustria e del Commercio, e accanto i nomi dellex sottosegretario Pino Galati e dellattuale ministro Pier Luigi Bersani. Cè la triade sindacale, Cgil, Cisl e Uil.
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