Paolo Trovò è amministratore unico della Mestriner Welding di Marghera e presidente della Piccola industria del Veneto, oltre che membro della giunta di Confindustria. Il Nordest è stato investito per primo dalla criminalità dellEst, ma il governo si è scosso soltanto dopo il tragico episodio di Roma.
Che ne pensa?
«Andare a pensar male si indovina sempre. E io penso questo: siccome è stranotorio che questo Veneto non ha votato per il centrosinistra, il governo lha ignorato. Potrei anche pensare che quanto succede a Roma è di grande effetto mediatico, al di là della gravità dellepisodio su cui non sto nemmeno a discutere, e si corre subito ai ripari. Sì, quello che succede in Veneto è grave, però insomma non ha il peso di Roma».
Prodi avrebbe dovuto muoversi prima?
«Assolutamente sì. Perché, la strage di Gorgo al Monticano cosè? Non erano due vite umane stroncate con ferocia da banditi slavi? Ma a proposito di criminalità cè un altro problema, di cui parlavo ieri con Giuseppe Morandini, presidente nazionale della Piccola industria. Contemporaneamente al pacchetto sicurezza il governo ha deciso che per un falso in bilancio o per una distrazione su alcuni dati noi imprenditori rischiamo cinque anni di galera, sei per le società quotate in Borsa. Capisce? Diciottanni ai banditi di Gorgo che hanno sgozzato due persone, e noi ce ne becchiamo cinque per un falso in bilancio: mi pare che veramente siamo fuori da ogni grazia di Dio».
Quasi più delinquenti voi che gli assassini?
«Esatto. Siamo più colpevoli noi che gli stranieri, a meno che un bilancio sia totalmente falsato e stravolto. Sempre a dargli addosso alle aziende. Al Forum delle piccole imprese di Caserta, Bersani e Visco (che non ha nemmeno avuto il coraggio di presentarsi e si è fatto collegare in videoconferenza) hanno detto che sì, ci hanno un po maltrattato, ma adesso adotteranno dei correttivi. Prima ci ammazzano e poi piangono sul cadavere. È leterno accanimento sulle imprese che pagano le tasse».
Avessero lo stesso accanimento con i criminali stranieri...
«Qui occorrono provvedimenti forti. Io sono per la tolleranza zero perché non se ne può più. Mezzora fa sono passato dallufficio perché dovevo prendere delle carte: ho dovuto scendere, entrare dal cancello elettrico, mettere il perimetrale dellallarme perché la vigilia di Pasqua due romeni mi hanno svaligiato lauto e lufficio. E non a mezzanotte, ma alle sei del pomeriggio. Poi ci lamentiamo se per reazione parte un colpo di pistola per difenderci. Stiamo vivendo un momento di grande esasperazione. Vogliono costringerci a farci giustizia da soli?».
Germania, Austria, Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, Danimarca e Olanda hanno applicato una moratoria a Schengen per evitare linvasione dei romeni. Noi no.
«È un governo che tira a campare su tutto, ma sulla sicurezza non si può scherzare. È un governo che prende misurette, palliativi, quando servono provvedimenti concreti e decisi.
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