Ecco cos’è la Pec, chi deve possederla e perché

Posta elettronica certificata. O più semplicemente Pec. Un acronimo che può far venire il mal di testa a chi non è a proprio agio con computer e connessioni on-line. Ecco allora una guida semplice che aiuta a capire cosa cambierà quando tutti i punti della legge 2/2009 saranno stati soddisfatti. Cominciamo dal semplice cittadino. Sì, anche un privato può dotarsi della Pec. E cioè istituire una propria mail ufficiale, le cui comunicazioni avranno il valore legale di una raccomandata con avviso di ricezione tradizionale. Per farlo basta attivarsi presso il Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie (per informazioni telefonare allo 06.84.561 o visitare il sito www.innovazionepa.it). La procedura è gratuita, così come senza oneri sarà ogni comunicazione spedita usando la Pec. Un aiuto arriva anche dall'Inps, che dal mese scorso, grazie a un accordo con la pubblica amministrazione, ha deciso di fornire gratuitamente a ogni iscritto al sito www.inps.it una casella di posta elettronica certificata. Attenzione però: va ricordato che questa casella può essere usata solo per comunicazioni ufficiali. Quindi non è una normale mail con cui mandare messaggi ad amici e parenti.
Se il cittadino può scegliere, professionisti, pubbliche amministrazioni e imprese saranno invece obbligati a dotarsi della Pec. Giornalisti, medici, avvocati, architetti, ingegneri e via dicendo lo dovranno fare prima del 29 novembre. Entro quella data bisognerà fornire al proprio Ordine o collegio l'indirizzo telematico scelto come mail ufficiale. Sarà poi l'Ordine a stipulare accordi con i gestori accreditati presso il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (Cnipa, consultare la sezione «Pec» sul sito www.cnipa.gov per informazioni), in modo da offrire ai propri iscritti la mail. Le imprese costituite in forma societaria avranno invece tempo fino al dicembre 2011 per comunicare al registro delle imprese l'indirizzo di posta elettronica prescelto.

Per le nuove imprese, però, sarà obbligatorio farlo già da ora e fin dal momento della nascita. Importante è ricordare come non serva l'assenso del destinatario di un messaggio spedito con Pec per far sì che la comunicazione abbia valore legale.

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