«Ecco dov’è sepolta» L’ombra del serial killer nel giallo di Maddie

La coincidenza: missiva identica ha annunciato l’anno scorso la morte di due bimbe in Belgio

da Londra

Dopo un mese abbondante di angoscioso silenzio, le informazioni credibili sono arrivate con una lettera e una mappa inviata ad un giornale olandese. Da ieri la polizia portoghese sta effettuando ricerche approfondite in una zona a nord di Odiaxere, poco distante da Praia da Luz, alla ricerca del corpo della piccola Maddie McCann che secondo l’anonimo autore di una missiva spedita al quotidiano De Telegraaf sarebbe stato sepolto sotto una pietra, nel tratto desertico a poca distanza da dove la bimba inglese di quattro anni era stata rapita ormai 41 giorni fa, mentre trascorreva le vacanze insieme ai fratellini gemelli e ai genitori, due medici britannici.
Una novità importante questa, ma di certo non quella in cui tutti speravano e ora nessuno si augura che quelle poche righe dicano la verità. Ma le informazioni sono state prese seriamente perché la polizia olandese è convinta che a mandarle possa essere stata la stessa persona che lo scorso anno inviò sempre a questo giornale un’altra lettera con i dettagli del luogo dove si trovavano i corpi di altre due bambine belghe. «Stiamo facendo tutto il possibile per verificare le affermazioni contenute nella lettera - ha spiegato l’ispettore capo Olegario Sousa che sovrintende le indagini sul caso - abbiamo avuto un lungo scambio d’informazioni con la polizia olandese. L’autore della lettera indica un luogo che dista appena 15 chilometri da dove la bambina è scomparsa. Stiamo controllando ogni dettaglio come sempre facciamo in casi così importanti».
Interrogato sulla possibilità che le ricerche comprendano anche l’effettuazione di scavi nell’area presa in esame l’ispettore non l’ha esclusa.
«Se dalle informazioni emergerà un luogo esatto dove possiamo cercare - ha confermato - allora sì, scaveremo». Secondo quanto rivelato dallo stesso Telegraaf, la lettera dice che Madeleine sarebbe stata sepolta «a nord di una strada sotto rami e pietre, a circa sei, sette metri dalla strada» in un posto desertico e abbandonato. Alla lettera era allegata una mappa che indicava con delle croci il punto in cui cercare. Lo stile e la scrittura della missiva sembrano essere molto simili a quella che lo stesso quotidiano aveva ricevuto lo scorso anno relativa a due bimbe scomparse in Belgio. Stacey Lemmens di sette anni e la sua sorellina acquisita Nathalie di 10, erano svanite nel nulla da Liegi, mentre giocavano all’aperto, il 10 giugno del 2006. I loro corpi senza vita erano stati ritrovati il 29 dello stesso mese, soltanto un giorno dopo che De Telegraaf aveva ricevuto due mappe e un testo scritto a mano.
Per i genitori di Maddie queste sono forse le ore più dolorose, in attesa di una verità che potrebbe essere insopportabile. Proprio questa settimana mamma e papà McCann ha annunciato il loro desiderio di tenere un basso profilo nell’ambito delle indagini sebbene siano intenzionati a rimanere in Portogallo fino a che Maddie non verrà ritrovata.

E ieri la famiglia ha spiegato che le centinaia di tributi per la bimba, lasciati nel centro del suo villaggio natale nel Leicestershire, verranno rimossi a breve. «Tutto ciò non deve venir letto come una rinuncia definitiva alla speranza – ha fatto sapere la famiglia – noi ci auguriamo ancora che Maddie venga ritrovata e le ricerche continuano in modo intensivo».

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