Controlli a tappeto fra gli extracomunitari dei quartieri del centro, da parte dei carabinieri della Spezia, nel tentativo di rintracciare lo stupratore dall'accento spagnolo che domenica mattina alle 6,30 ha brutalizzato un'infermiera ventenne. In particolare, vengono passati al setaccio i frequentatori della zona del quartiere umbertino: nato alla fine dell'Ottocento per ospitare le centinaia di operai arrivati da tutta Italia per costruire l'arsenale della Marina Militare, ed occupato oggi prevalentemente da immigrati. L'identikit elaborato dai militari grazie alla testimonianza di un passante che aveva visto in faccia l'aggressore pochi minuti prima della violenza, ha consentito di definire una fisionomia abbastanza precisa: un metro e settanta, pantaloni jeans sdruciti, bomber arancione, carnagione olivastra.
Sulla pronuncia sudamericana dell'uomo, che pure parlava bene italiano, è stata chiara e precisa la testimonianza della giovane vittima. La giovane violentata, spiegano le colleghe di lavoro, è «una bella ragazza all'antica, semplice, legatissima ai genitori». La ragazza è ancora sotto choc.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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