Ecco la manovra, Monti presenta il conto

Il Prof illustra le scelte "salva Italia": più tasse e stretta sulle pensioni. La Fornero in lacrime mentre parla di sacrifici

Ecco la manovra, Monti presenta il conto

Roma - Una manovra lacrime e sangue. E lacrima perfino il ministro del Welfare Elsa Fornero che, in conferenza stampa, scoppia a piangere nel descrivere le nuove misure sul sistema pensionistico. Il groppo in gola arriva quando deve descrivere lo stop all’adeguamento all’inflazione, ad esclusione delle pensioni minime. «Ci è costato chiedere un sacr...» ma poi non ce la fa. Commossa. È il premier a concludere: «Credo intendesse dire “sacrifici”». Poi Monti scherza: «Commuoviti ma correggimi...». Prima di spiegare la manovra nel dettaglio, il premier si rivolge agli italiani. «Tutta la manovra è contenuta in un unico decreto legge», svela. La premessa: «Abbiamo accumulato in decenni gravi squilibri - dice - abbiamo adottato misure per ridurre da subito i costi della politica». E per far digerire meglio la stangata, 30 miliardi lordi di cui 12 di tagli e il resto di tasse, il professore annuncia: «Nel momento in cui si chiedono sacrifici a tutti i cittadini mi è sembrato doveroso rinunciare al mio compenso come presidente del Consiglio e ministro dell’Economia. Non solo. «Per i membri del governo abbiamo deciso di ispirare le nostre dichiarazioni patrimoniali al principio di non dichiarare solo quello che prevede la modulistica ma di dichiarare per intero i patrimoni». Poi magnifica il suo lavoro: «In passato - sorride - ci sono state tanti decreti salva qualcosa per interessi particolari. Questo potete chiamarlo decreto salva-Italia».
E nel decreto «salva Italia» vengono subito sciorinate le novità rispetto alle indiscrezioni giornalistiche di questi giorni. La maggiore: non ci sarà alcun aumento dell’Irpef ma solo dell’addizionale regionale. Né interventi correttivi dell’aliquote Irpef al 41% né di quella al 43%, quindi. Altra novità: «Un intervento una tantum per i capitali fatti rientrare in Italia con il cosiddetto scudo fiscale - annuncia il premier - questi interventi hanno valore di giustizia e di contributo al sacrificio». La tassa sarà dell’1,5%. E ancora: è in arrivo un’estensione dell’imposta di bollo sui conti correnti e sui conti titoli, nonché una «proposta di tassazione sulle transazioni finanziarie in sede europea». Ma al posto dell’aumento dell’Irpef è in arrivo un aumento dell’Iva dal secondo semestre del 2012. È il ministro Giarda a spiegare: «Il progetto è di fare, attraverso i 4 miliardi che recuperiamo con l’aumento dell’Iva un intervento pubblico a favore di famiglie, giovani e donne.
Per quanto riguarda le pensioni, vengono confermate le indiscrezioni: anzianità per le donne a 41 anni e un mese di contributi e per gli uomini a 42 e un mese, già a partire dal 1 gennaio del 2012. Per tutti, sistema contributivo. «L’Europa ci chiede l’innalzamento», spiega la Fornero.
Poi tocca al ministro Passera descrivere le misure per la crescita. «Abbiamo deciso un primo intervento fiscale per favorire chi mette capitale nell’azienda per crescere, consolidarsi e fare investimenti, attraverso una sigla che si chiama Ace: si premia fiscalmente il capitale che si mette nelle aziende». Poi verrà rimesso in moto l’Ice per sostenere l’internazionalizzazione delle aziende.
Sulla domanda se le norme all’interno del pacchettone possa avere degli effetti recessivi, il ministro Giarda risponde così: «Che cosa sarebbe successo se non le avessimo fatte?», facendo intendere quello che nel pomeriggio di ieri Monti ha ripetuto alle parti sociali, consultate a palazzo Chigi: «O così o rischiamo un default europeo per infamia dell’Italia».

E ancora: «Capisco gli enormi sacrifici che sto imponendo ma è l’unica strada per ottenere il salvataggio dell’euro da parte dell’Europa». Tradotto: solo così la Germania può cedere sugli strumenti in grado di difenderci dalla speculazione, sia esso il fondo salva Stati, il ruolo della Bce o gli eurobond.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica