Ecco la Parentopoli alla veneziana: mogli e figli sistemati nei trasporti pubblici

Se sui giornali delle ultime settimane non si è esitato a scrivere che nella società di trasporti del Comune di Roma salgono a bordo i raccomandati «senza biglietto» ovvero senza curriculum adeguato, allora a Venezia qualcuno fa notare che sul vaporetto del lavoro assicurato s’imbarcano volentieri amici e congiunti. Il Gazzettino e Italia Oggi pescano nell’acqua alta della Laguna una vicenda che se trovasse riscontri finirebbe per derubricare la Parentopoli romana a una storiella da tarallucci e vino.
Gola profonda, nella città amministrata dal sindaco di centrosinistra Giorgio Orsoni, è il sindacato autonomo Usb. Una denuncia in piena regola, con tanto di nomi e cognomi, a corredare l’allarme per la «meritocrazia ereditaria» e i criteri di «appartenenza politica e sindacale» che sarebbero in vigore quando si tratta di assumere all’Actv, l’azienda pubblica dei trasporti veneziani, ma pure Vela e l’Asm (altre società collegate ai servizi). Per farla breve, l’intero comparto della mobilità partecipata si trasforma nell’Eldorado del posto fisso.
Eccoli i casi concreti, quelli che più stuzzicano l’indignazione popolare. Un elenco quasi sterminato. Mettono nero su bianco i portavoce dell’Unione sindacale di base che ha sollevato il polverone: il segretario dei trasporti della Cgil, Mario Vitturi, ha la moglie che lavora in Actv. Marino De Terlizzi, della segreteria dei trasporti Cisl, anche lui ha la consorte sistemata in Asm. E poi il direttore della navigazione di Actv, Marino Fontanella, ha il figlio in Vela; a guardar bene, inoltre, Gianluca Cuzzolin, capo area Actv, ha una moglie di pari grado nella stessa società. Basta così? Nient’affatto. Maurizio Mandrini, capo area di cantiere impegnato nel Pd come coordinatore del circolo Mobilità e trasporti, suo figlio è stato assunto come marinaio. Persino a staccare i biglietti hanno messo un «figlio d’arte», quello del capo area del settore su ruote di Actv Paolo Dalle Carbonare, tuttavia «previa selezione interna allargata anche ai contrattisti a termine»: ma attenzione, perché i candidati erano in tutto una mezza dozzina, e l’unico che ha superato l’esame è stato proprio il cognome già sentito. Coincidenze, evidentemente. Come quella per cui Ulisse Famulari, funzionario della navigazione sempre in Actv, ha un figlio marinaio; il cugino di quest’ultimo se è per questo fa il comandante nella navigazione Actv, del resto suo padre, nonché lo zio - il fratello di Ulisse, Marco Famulari - è funzionario dell’automobilistico. Legami di sangue a labirinto che non trovano sbocco neppure in età pensionabile. Il funzionario Actv Armando Rigobianco, ora in congedo, in compenso è riuscito a trasmettere la passione per l’azienda al figlio, occupato nel ruolo di autista.


Decine di casi «sospetti», ancora tutti da accertare, canovaccio già visto a Roma e che ha portato il sindaco Alemanno nell’arena delle accuse sulle prime pagine nazionali. Vien da chiedersi: chissà se al collega Orsoni toccherà la stessa sorte.
giacomo.susca@ilgiornale.it

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