Mai accaduto in passato che la Fiorentina targata Della Valle pubblicizzasse lordine del giorno di un Cda con tanto anticipo e altrettanta enfasi, fra laltro nei tempi sbagliati. Si poteva evitare, suvvia, di darne comunicazione alla vigilia del match di Champions League a Lione, dove sè parlato più della società che della squadra. Delicatissimi i due argomenti in discussione giovedì 24 settembre: 1) cariche sociali, 2) gestione della società. Si ha limpressione, o meglio la certezza, che Andrea Della Valle lascerà la presidenza e la famiglia farà un passo indietro qualora lamministrazione comunale non dia segnali confortanti sulla Cittadella viola. Per il patron Diego è un passo fondamentale: «Solo la sua realizzazione può incrementare i ricavi da stadio e permettere alla Fiorentina di avvicinare le grandi». Il progetto comprende non solo il nuovo impianto sportivo con campi dallenamento e palestre, ma anche una zona commerciale, un parco a tema, un museo e una galleria darte.
Il discorso, a dire il vero, riguarda tutto il mondo del calcio italiano e in particolare le società più titolate e ambiziose. Lo stadio, con tutti gli annessi e connessi, fa da spartiacque ai bilanci. I maggiori club inglesi incassano 80-100 milioni in più a stagione di Inter, Milan, Juventus, Roma e via cantando. È la diversità che fa la differenza sul mercato, e non solo. Da noi solo la Juventus è sulla buona strada: i risultati si vedranno nelle prossime stagioni sotto laspetto economico e sportivo. Per i fratelli Della Valle si tratta di una strategia irrinunciabile: «O lo portiamo avanti oppure viviamo da provinciali». Come dire: «Ci disimpegneremo, magari gradualmente, ma ci disimpegneremo».
Dovè allora il problema?, chiederete. Il problema riguarda lampiezza del progetto che dovrebbe estendersi su 50-60 ettari. Inizialmente ne erano stati paventati 80-90. E Firenze non possiede unarea così grande. O meglio. Ci sarebbe il Castello, di proprietà Ligresti. Ma subito dopo la presentazione del progetto è intervenuta la magistratura nellambito di uninchiesta che ha bloccato i terreni e coinvolto lex sindaco Domenici. In ogni caso sarebbe indispensabile cambiarne completamente la destinazione duso. Per questo, a inizio anno, il sindaco di Sesto Fiorentino aveva proposto larea di Osmannoro sud (in gran parte della famiglia Fratini) prevedendo una nuova uscita autostradale sulla A1, un collegamento con il nuovo parcheggio scambiatore e il prolungamento della rete ferroviaria fino a Campi Bisenzio. In questa zona, fra laltro, il piano regolatore prevede il rilascio di licenze commerciali. A distanza di 8 mesi non sè fatto un passo avanti. Il nuovo sindaco di Firenze, Matteo Renzi, dichiara che i rapporti fra Comune e Fiorentina sono ottimi. Ma forse lo erano di più nella legislatura precedente con Domenici. Altrimenti Renzi non avrebbe fatto slittare per il lutto nazionale il consiglio comunale, imperniato proprio sulla Cittadella viola, da lunedì 21 a giovedì 24, guarda caso lo stesso giorno del Cda viola. Nel frattempo i tifosi si chiedono perché la società, dopo aver incassato quasi 50 milioni da gennaio a oggi, non rinforzi la squadra. E, capitolo ancora più curioso, non sistema i famosi «campini».
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