Ecco perché i pinguini ora si mettono a ballare

Arriva sugli schermi romani la simpatica favola «Happy feet» Al cinema anche la nuova pellicola con Nicholas Cage e l’amara e grottesca epopea bellica firmata da Monicelli

Alessandra Miccinesi

Chi salverà i pinguini? Un entusiasmante Mambo è ovvio. Dopo il successo de La marcia dei pinguini di Luc Jaquet, come una moderna favola di Esopo arricchita dal motion capture arriva Happy feet, cartoon impeccabile di George Miller che stigmatizza l'emarginazione dei diversi nelle comunità. Ambientato nella calotta artica, il film narra la vita di una colonia di pinguini inclini al bel canto: quando, a sorpresa, dalla schiusa delle uova spunta Mambo, uccello stonato come una campana ma eccezionale nel tip-tap, l’armonia dello stormo viene turbata. Nulla, però, riuscirà a piegare la forza d’animo del pinguino ballerino che esiliato dal gruppo si riscatterà proprio grazie al ritmo dei suoi «piedi felici». Ricca colonna sonora che spazia da Prince a Sinatra, interpretata nella versione originale dalle voci di Elijah Wood, Nicole Kidman, Hugh Jackman, Brittany Murphy, e Robin Williams (doppiato dal nostro Massimo Lopez).
Leone d’argento per la miglior regia a Venezia 63, arriva all’Eurcine, Mignon, Giulio Cesare e Intrastevere, Cuori di Alain Resnais, commedia d’impianto corale tratta dalla pièce Private fears in public place di Alan Ayckbourn, che prova a dare una risposta a quanti credono ancora all’anima gemella. Tutto ruota intorno alla ricerca di un appartamento da parte di una coppia (Laura Morante e Lambert Wilson); peccato che l’agente immobiliare incaricato (André Dussolier) sia più interessato a sedurre la sua collaboratrice (Sabine Azéma) che a scovare la casa giusta. Nel cast anche Isabelle Carré e Pierre Arditi.
Liberamente tratto dal romanzo di Mario Tobino, Le rose del deserto è ultima fatica di Mario Monicelli. Spirito caustico di sempre e una tempra da far invidia ai quarantenni, il regista regala ai cinefili il sussulto di un’armata Brancaleone allo sbando nell’oasi di Sorman. Siamo nel ’41 in piena campagna d’Africa. Dopo la disfatta del generale Graziani a Tripoli, scampoli del terzo reparto Sezione sanità al seguito dei tedeschi indietreggiano verso Tobruk, bombardati dagli avieri inglesi. Dell’italica brigata fanno parte il comandante-poeta (Alessandro Haber), un tenente medico aspirante turista (Giorgio Pasotti), un frate dai modi spicci (Michele Placido), e un farsesco generale Rombo (Tatti Sanguineti) (Barberini, Eden, Intrastevere, King, Trianon, Andromeda, Gulliver, Parco Medici, Cineland, Ugc Ciné Cité).
Parla del superamento della fatidica linea d’ombra da parte di un adolescente represso Driving lessons - In viaggio con Evie, deliziosa commedia britannica scritta e diretta da Jeremy Brock, e interpretata dal fulvo Rupert Grint (l’amico di Harry Potter) in coppia con Julie Walters (già maestra di ballo di Billy Elliot). Figlio di un pastore anglicano e di una madre oppressiva, il diciassettenne troverà in un’anziana attrice di prosa sola e dedita all’alcol quel conforto necessario ad intraprendere il viaggio più importante: quello verso la maturità (Greenwich, Metropolitan, Ugc Ciné Cité).
Nicholas Cage è Il prescelto.

Diretto da Neil La Bute, il thriller è ambientato in un’isola dominata da una patriarca (Ellen Burstyn) dove il poliziotto Edward (Cage) giunge su richiesta dell’ex fidanzata (Kate Beahan) per risolvere l’enigma di una bimba (in 13 sale).

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