Non solo i familiari del presidente della Camera. Anche quelli dei suoi collaboratori trovano spazio e lavoro nella Tv pubblica. Degli affari con la Rai ottenuti dalla compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani, dalla mamma Francesca Frau e dal fratello Giancarlo, abbiamo già ampiamente dato conto. Ma anche gli affetti del portavoce della terza carica dello Stato, Fabrizio Alfano, che in questi giorni infuocati ha molto da lavorare, hanno trovato accoglienza in viale Mazzini. Sua moglie Silvia Battazza, giornalista, è stata recentemente assunta a tempo indeterminato, cioè a vita, in Rai. In particolare allufficio stampa, un porto delle nebbie delle reti pubbliche dove accanto a colleghi volenterosi ce ne sono altri meno disposti a darsi da fare. Lei vanta un curriculum di tutto rispetto e una militanza in una piccola tv partecipata dalla Rai.
La sua assunzione allufficio stampa è datata dicembre 2009, dopo un annetto di contratto a tempo determinato. Un po di conti: suo marito Fabrizio Alfano, giornalista dellagenzia di stampa Agi, diventa portavoce di Fini quando questi viene nominato presidente della Camera nellaprile 2008. Sua moglie approda a viale Mazzini sul finire di quellanno, arrivando allassunzione dopo pochi mesi senza passare la lunga trafila che tocca a molti precari che restano in attesa per anni.
Comunque Silvia non arriva fresca fresca dal nulla: alle spalle ha una lunga esperienza come giornalista nella rete di San Marino, partecipata al 50 per cento dalla Rai. Ma certo cè una bella differenza tra la piccola emittente e il colosso romano. Al Tg della piccola Repubblica resta dal 94 al 2006 (è lei, di bella presenza, a tenerlo a battesimo), poi, anche per desiderio di riunire la famiglia (la coppia ha un figlio), arriva nella capitale dove allinizio lavora allambasciata di San Marino e poi al ministero delle Politiche comunitarie con incarichi per linformazione on line. Da lì il passaggio in Rai. Loperazione non desta particolare preoccupazione per i sindacati interni allazienda che evitano inutili proteste ma ottengono in cambio di sistemare la posizione di altri colleghi.
Comunque la storia degli Alfano in Rai non è solo di questi giorni. Il padre di Fabrizio, Franco, ora in pensione, è stato un giornalista importante in azienda: conduttore televisivo, vice direttore del Tg2 (dal 1990 al 1996) e direttore degli acquisti sportivi nonché assistente del direttore generale Rai dal 97 al 2000. Nel 1997 è stato anche direttore della televisione di San Marino, la stessa dove lavorava la futura nuora e dove la giovane coppia si conosce. Il padre è stato consigliere dellOrdine dei giornalisti e docente di deontologia professionale nel master di giornalismo alluniversità di Tor Vergata. A lui si devono anche (quando lavorava nellemittente privata romana GBR) le uniche riprese televisive del cadavere di Aldo Moro ritrovato in via Caetani. Le immagini furono poi cedute alla Rai e alle maggiori televisioni mondiali. Per questo motivo gli fu assegnato il premio «cronista dellanno».
Insomma, una famiglia di giornalisti arrivati in posizioni importanti.
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