Vincere una finale olimpica dei cento metri in quella maniera, rallentando negli ultimi 30 metri, allargando le braccia, battendosi la mano sul petto e - per di più - con quel sensazionale tempo, è già roba da extraterrestri. Vincere poi con una scarpa slacciata è un vero schiaffo in faccia agli avversari, che nientaltro hanno potuto fare che osservare quella macchia gialla travestita da missile mettere il turbo e scappare con incredibile facilità e disinvoltura verso la linea del traguardo.
Con quella stringa della scarpetta sinistra di Usain che saltellava su e giù quasi a voler dire: Visto? Posso battervi persino a piedi nudi. Per questa volta gli dei della velocità hanno deciso di sorridere al giovane Bolt, regalando una curiosità da inserire negli annali: chissà se dovesse ricapitare unaltra volta....Ecco la stringa dorata che non ha frenato Usain
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