Le 4 sorelle non s'arrendono: in arrivo altri rincari in bolletta

Dall'8 aprile Tim alza i prezzi dell'8,2%, Wind Tre del 5,6%. Vodafone li sta studiando. Fastweb cambia l'offerta

Le 4 sorelle non s'arrendono: in arrivo altri rincari in bolletta

Se l'aumento non può essere dell'8,6% all'anno, allora sarà l'8,2. Questa la risposta di Tim, a partire dall'8 aprile, al provvedimento dell'Antitrust che ha chiesto agli operatori tlc di bloccare gli aumenti (pari appunto all'8,6%) applicati dopo lo stop alle bollette a tariffazione ogni quattro settimane: dal 5 aprile la periodicità tornerà mensile per legge.

In quella data insomma chi ha un abbonamento alla telefonia mobile e paga 10 euro al mese se lo vedrà portare a 10,82 invece che ai 10,86 annunciati. La vicenda era nata perchè l'Antitrust aveva sottolineato che Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb erano pronte, dopo aver portato le bollette da quattro settimane a mensili, ad aumentare i costi mensili in maniera uniforme per tutti dell'8,6%.

Questo non avrebbe permesso agli utenti di cambiare gestore potendo confrontare tariffe diverse. L'Autorità non ha comunque vietato ai gestori di modulare nuove tariffe, dato che le telecomunicazioni sono da anni un mercato liberalizzato (tranne Tim che ha alcune tariffe della telefonia fissa regolamentate), ma soltanto di non operare aumenti «concordati». Gli operatori dunque hanno deciso di operare subito nuovi aumenti e il risultato finale in bolletta non è molto diverso da quell'8,6% in più che Tim e Vodafone avevano già chiesto ai clienti.

Quanto agli altri, «3» ha già attivato la fatturazione mensile dal 24 marzo mentre Wind lo farà dal 5 aprile. Per i clienti Wind e «3» comunque gli aumenti saranno non superiori al 5,6%. Fastweb ha cercato di semplificare le tariffe con un aumento di circa 5 euro sul fisso-internet che ora comprende altre voci tra cui l'opzione «ultrafibra» e l'attivazione per un totale di 29,95 al mese che salgono a 34,94 con chiamate illimitate. Vodafone al momento, dopo aver annunciato un rialzo dell'8,6%, ha deciso di non aumentare i costi. La calma però è solo apparente perché i rialzi, secondo quanto risulta al Giornale, sono allo studio e potrebbero partire da giugno: le voci indicano da 1,50 a 2 euro per le sim dati, mentre dal 10 luglio scatterebbe l'aumento per le offerte di rete fissa e mobile. Quanto ai rimborsi, la proposta dell'Agcom di «indennizzare» i clienti con giorni gratis di abbonamento è finita impugnata presso il Tar che deciderà sul merito l'11 aprile prossimo.

Sulla questione gli operatori sostengono che c'è una norma europea che vieta di fornire servizi di tlc in maniera gratuita. L'altra mozione che prevedeva un rimborso in denaro, e non in «prestazione» gratuita come quella proposta da Agcom, sarà invece esaminata dal Tar del Lazio nel mese di ottobre.

Il risultato finale è, comunque, inequivocabile: per ora niente rimborsi ma aumenti già certi con tariffe

spezzettate, che renderanno molto complicate le operazioni di ricarica. Nel senso che per ricaricare 10,82 euro bisognerà appoggiarsi a una carta di credito o comperare due tagli di ricariche: uno da 10 e una da 5 euro. Totale 15.

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