Italia, Francia, Germania: tre Paesi protagonisti, con le rispettive industrie automobilistiche, del Salone internazionale di Ginevra, da sempre la vetrina delle quattro ruote più importanti del mondo. La rassegna, oltre a esporre numerose anteprime (130 quest'anno), rappresenta la cartina di tornasole di un settore che, in Europa, procede a due velocità: in forte frenata, all'interno dell'Eurozona, rispecchiando lo scenario dei Paesi che ne fanno parte; con il segno «più» al di fuori. Malgrado la crisi, che ha affondato le immatricolazioni in gennaio (-8,5%), i costruttori non si danno per vinti e, chi più chi meno, sfornano nuovi modelli in attesa di tempi migliori. A passarsela peggio, in questo periodo, sono soprattutto i «generalisti», ovvero i costruttori di auto per il grande pubblico; va meglio per il mercato «premium».
nostro inviato a Ginevra
Dietro la maggior parte delle novità esposte da domani al 17 marzo al Palexpo, si celano precise strategie e inversioni di rotta da parte dei vari gruppi. E se da una parte gli specialisti in supercar (Ferrari, che ha lanciato «LaFerrari» più potente della sua storia; o Lamborghini, con la sua «Veneno» in edizione limitata per celebrare i 50 anni dalla fondazione) fanno a gara sia per stupire sia per ridurre il più possibile le emissioni, senza intaccare le prestazioni, per gli altri il discorso è diverso, quasi di sopravvivenza. Ecco allora la clamorosa svolta che Sergio Marchionne ha deciso di imprimere al gruppo Fiat, destinato a privilegiare sempre più l'alto di gamma, grazie all'asse Alfa Romeo-Maserati, e a puntare in futuro, per il marchio Fiat, su due famiglie di modelli: Panda e Cinquecento (con Lancia alle prese con l'ennesima sfida).
A presentarsi a Ginevra è, così, la grintosissima Alfa Romeo 4C, primo frutto dell'asse con Maserati: la coupé nasce nella fabbrica storica del Tridente, a Modena, la stessa che produce la GranTurismo Mc Stradale (altra anteprima), mentre la lussuosa Quattroporte esce da Grugliasco, dove sarà seguita dalla nuova Ghibli.
Al Palexpo i francesi si presentano con non poche preoccupazioni, a partire dal gruppo Psa Peugeot Citroën. Per ripartire la società controllata dalla famiglia Peugeot, che ha archiviato un 2012 nero (5 miliardi di rosso), ha scelto il Suv compatto 2008. E proprio questo segmento, cioè quello dei fuoristrada di taglia small o poco più, è il più gettonato del Salone. Ci è entrata Renault, che espone Captur, insieme a Ford (Ecosport) e Opel (Mokka e Adam Rocks). Tutti costruttori generalisti alle prese, insieme a Psa, con pesanti piani di ristrutturazione. Peccato che Torino non possa essere ancora della partita: i due B-Suv annunciati, Fiat 500X e l'altro targato Jeep, che usciranno dal rinnovato sito di Melfi, saranno disponibili solo da fine 2014. Sul loro cammino incontreranno, da subito, una concorrenza agguerrita e soprattutto collaudata. Anche dal Sol levante, che con Nissan Juke ha creato anni fa il fenomeno dei Suv compatti, sono annunciate novità. Tra queste il Suzuki S-Cross 4, realizzato, tra l'altro, nell'impianto dei giapponesi in Ungheria condiviso con Fiat (vi produce il Sedici). Il Lingotto, comunque, in attesa delle «gemelle» di Melfi, a Ginevra presidia l'offerta di veicoli dall'indole trasversale con la 500L Trekking. Più tranquilla è l'armata tedesca. Volkswagen, che ha appena premiato con un bonus di 7.
200 euro i suoi dipendenti, punta dritta alla leadership mondiale e propone, qui in Svizzera, la solita raffica di novità dai suoi tanti marchi, tra cui Audi (premium). Bmw e Mercedes non sono da meno. In Europa entrambe hanno iniziato l'anno col vento in poppa: per loro segno positivo (in gennaio +9,4% e +4,7%), con Audi, invece, un po' in affanno (-2,1%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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